Gli Oscar della ristorazione vanno a quattro assi della cucina versiliese (e non solo): chi sono e perché sono stati premiati
Un evento speciale: a fare gli onori di casa il francese Alain Cirelli, proprietario della tenuta Paradis, e lo chef Alessio Bachini
PIETRASANTA. Il tappeto rosso degli Oscar della ristorazione ancora una volta si srotola sulla Versilia e cala il suo poker d’assi. E in questa quattordicesima edizione si fa verde, come il grande prato del Paradis Agricole di Pietrasanta, che ha accolto gli oltre centocinquanta convenuti al gran galà di Versilia Gourmet.
Che quest’anno incorona Gaio Giannelli del Pozzo di Bugia di Querceta come miglior chef e Chiara Viani di Lorenzo di Forte regina della sala. A Mario Fiori di Ulisse di Seravezza è andato il premio alla carriera, al Parco di Villa Grey di Forte quello di ristorante dell’anno, mentre ai fratelli Trovato di Arnolfo di Colle Val d’Elsa il riconoscimento eccellenza italiana.
La serata speciale
A fare gli onori di casa accanto all’organizzatore Gianluca Domenici di Penna Blu Edizioni, c’erano il francese Alain Cirelli (proprietario della tenuta Paradis Agricole di via Bugneta) e lo chef Alessio Bachini. I suoi creativi finger food tutti vegetali a base dei prodotti dell’azienda, insieme ai piatti della cena hanno accompagnato l’evento in abbinamento ai calici di Franciacorta versati dalla nutrita squadra dei sommelier Fisar Versilia.
Nel viaggio itinerante del galà della ristorazione locale, quest’anno Versilia Gourmet è stato accolto nel verde oliveto dell’agriturismo Paradis Agricole, all’ombra delle monumentali serre in cui vengono coltivati i vegetali in modalità biologica. Ortaggi utilizzati a soddisfazione del fabbisogno di casa. Due infatti le insegne: il Paradis in centro storico e l’Agricole con le camere e i suoi ospiti in via Bugneta. A sovrintendere le cucine c’è Alessio Bachini, giunto un anno e mezzo fa dopo avere affiancato per diciotto anni il bistellato Giuseppe Mancino al Piccolo Principe di Viareggio.
Le eccellenze
«La Versilia offre un concentrato di eccellenze e di ciò che possiamo desiderare dalla vita – ha commentato il padrone di casa con importanti trascorsi da cuoco – si spazia infatti dal mare ai monti e propone un’ottima offerta gastronomica. Ho conosciuto questa terra nel 1992, quando dalla Francia entrai in cucina ad Enoteca Pinchiorri di Firenze. Con il Paradis ho finalmente realizzato un sogno». La cena di lunedì ha quindi incoronato i quattro assi della ristorazione versiliese, unitamente a un’eccellenza italiana, individuata nei fratelli Giovanni e Gaetano Trovato del bistellato Arnolfo di Colle Val d’Elsa. E proprio in onore del suo maestro, Bachini che è stato allievo di Gaetano Trovato, ha inserito nel menù della serata un delizioso rombo con mandorle tostate e olive taggiasche.
Sculture e piatti gourmet
I piatti, realizzati per esaltare al meglio le componenti vegetali, hanno visto sfilare ai tavoli con lungo tovagliato in lino una golosa pappardella farcita di ragù di coniglio, una moderna faraona alla cacciatora e infine un dessert dedicato alla Piccola Atene. Di fronte al nutrito parterre di professionisti della ristorazione (numerosi i presenti: da Romano e Roberto Franceschini a Luca Landi, Piero Petrucci, Riccardo Santini, Maurizio Marsili, Carlo Lemmetti), ma anche di appassionati gourmet, sono state consegnate le sculture in marmo bianco di Carrara a segno indelebile della bravura dei premiati.
Così Gaio Giannelli che alla storica trattoria di Querceta ha aggiunto anche i pranzi sul mare al Montecristo di Ponente è stato premiato per la sincerità della cucina proposta, personale e sincera. A Chiara Viani, le cui mani tengono ormai saldamente il testimone che le ha passato il padre Lorenzo, un maestro dell’accoglienza, è andato il riconoscimento per la conduzione della sala intima e al tempo stesso familiare. Quello alla carriera, spettante a un’istituzione, è stato consegnato a Mario Fiori per Ulisse dalla solida cucina casalinga. Infine la summa dei ristoranti è andata al Parco di Villa Grey di Fabrizio Larini, realtà presente sul territorio da appena cinque anni, ma da subito entrata del gotha della ristorazione di eccellenza.
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