Muore a 18 anni, Versilia in lutto
Viola Barghetti abitava a Torre del Lago, studiava al liceo artistico Stagio Stagi di Pietrasanta. Figlia di un noto musicista di Viareggio
VIAREGGIO. Un lampo che squarcia il cuore e gela il respiro: se n’è andata per sempre Viola Barghetti, 18 anni compiuti a giugno, studentessa del liceo Artistico Stagio Stagi di Pietrasanta, figlia di Simona Lippi e del musicista Adriano Barghetti, tra i più noti a Viareggio.
La notizia ha fatto in un attimo il giro della città, lasciando cuori colmi di disperazione. La giovanissima si era ammalata all’improvviso, di uno di quei “mostri” che aggrediscono soprattutto i più giovani e li costringono a battaglie che mai li si dovrebbe vedere affrontare.
Viola – racconta chi la conosceva bene – «ha combattuto». E ha affrontato con immenso coraggio, per un anno intero, tutte le cure pesanti, ma necessarie a dare al suo fisico, provato dal male che l’aveva aggredita a tradimento, una speranza di farcela.
A giugno di quest’anno, Viola Barghetti aveva toccato l’atteso traguardo dei 18 anni, salutato da familiari e amici come un momento di luce in tanto buio: «Buon 18esimo compleanno, cara Viola», è il messaggio di un membro della sua famiglia sui social: «Da oggi si riparte alla grande. Siamo fieri di te, di come hai affrontato quello che ti è successo. Sempre con tanta forza e caparbietà. Sei grande».
Poi, domenica scorsa, è accaduto quello che si credeva potesse essere stato scongiurato: Viola ha avuto bisogno di essere ricoverata in ospedale.
Da lì, nel tardo pomeriggio di ieri, la notizia del decesso circolata, in tempo reale, tra i suoi compagni di scuola, a Pietrasanta.
Sul proprio profilo Instagram, privato, Viola ha lasciato scritto: «Lei, scolpita nel cuore della notte». Parole accompagnate da un cuoricino rosso. Il suo cuore grande, ma anche quelli che ha fatto battere nella sua breve vita. Iniziata con le prime corse in pineta, insieme alla sorella, in estate alle feste di Rifondazione, al ritmo di musica intorno al palco dove il padre si esibiva. Ed è impossibile, nel giorno dello strazio, non ricordare il suo bel sorriso di bimba.
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