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Versilia, Fiorello show al Premio Satira. Su Vannacci: «Con due insulti ha venduto milioni di copie»

di Tiziano Baldi Galleni
Versilia, Fiorello show al Premio Satira. Su Vannacci: «Con due insulti ha venduto milioni di copie»

Battute su premier, Rai e appunto Vannacci. Gran finale per la cerimonia condotta da Fabrizio Biggio, suo collega in “Viva Rai2!”

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FORTE DEI MARMI. Con la sua solita irriverenza e simpatia, Fiorello è salito sul palco della Capannina del Forte per ritirare il 51° Premio Satira. Ha ricevuto il “Satiro” di Altan per la sua trasmissione “Viva Rai2 !” – bissando così il premio ricevuto sei anni fa – e ha chiuso la cerimonia intrattenendo il pubblico con uno show concentrato in dieci minuti in cui ha bersagliato con alcune battute prima la presidente del consiglio Giorgia Meloni, la Rai e il generale Roberto Vannacci. «Vannacci ha scritto un libro e con due tre insulti ha venduto milioni di copie – ha detto – ora è pronta una trilogia, questi i titoli: “Comunque il mio migliore amico è gay”, “I neri hanno il ritmo nel sangue”, “Gli extracomunitari fanno i lavori che noi non vogliamo fare”».

A premiarlo, il conduttore di questa edizione, è stato il collega di “Viva Rai2 !” Fabrizio Biggio. «Io non sono un comico ficcante, lo so», ha ironizzato Fiorello. «Voi (ha detto riferendosi a chi era stato premiato prima di lui, ndr) menate davvero. Sulla Meloni ne ho dette più io che quelli di sinistra. Faceva la tata a mia figlia quando aveva due anni. Non la faceva giocare con le barbie, ma solo i Lego. Ma è cresciuta sana e di sani principi» ha aggiunto. E giù risate del pubblico.

Fiorello ha anche fatto l’imitazione del direttore Beppe Cottafavi e poi gli ha rinfacciato: «Io quando mi ha parlato di questo Premio ero tranquillo, di solito le partite si giocano la sera. E invece alle 18 c’era Inter-Milan. Non ci volevo credere. È stato scientifico. Poi mi ha proposto la cena, dopo, così non vedrò neppure la pallavolo al mondiale. Ma a parte gli scherzi: grazie per aver creduto in noi e nel programma».

L’elogio della satira

Con Fiorello sul palco si è chiusa cerimonia finale del Premio diretto da Beppe Cottafavi. «Sono particolarmente soddisfatto – è stato il commento del direttore artistico – in primo luogo per il parterre di eroi della satira che abbiamo messo assieme e che abbiamo premiato. Inoltre, questa occasione di Forte dei Marmi è un presidio di un linguaggio complicato, per i tempi che corrono, che è importante mantenere, anche per il luogo simbolo in cui si svolge. La satira politica, così come la politica stessa, sembrava evaporata e invece non è così e ne siamo testimoni ogni anno».

Il premio a Natangelo

È il caso di Mario Natangelo, vignettista del Fatto Quotidiano, premiato in questa 51ª edizione del Premio Satira, nella categoria disegno, anche per la vignetta che ritraeva la sorella della premier Giorgia Meloni, Arianna. Disegno che è stato, fra gli altri, commentato ieri durante la premiazione alla Capannina. «Sicuramente la vignetta in questione fa parte del suo lavoro. Un lavoro che ha contribuito a far ricomparire le vignette politiche dei giornali, che sembravano un genere archeologico e che invece funziona ancora. E quando una vignetta fa arrabbiare vuol dire che funziona». Ma non c’è un limite anche alla satira? «Posso dire che se la satira non è pungente – ha concluso Cottafavi – non è quello che deve essere: non deve guardare in faccia a nessuno, ed essere invece feroce».

Scienza - Barbascura X

Il primo a essere premiato è stato Barbascura X perché, questa la motivazione, con il suo canale ha rivoluzionato la divulgazione scientifica in Italia mescolandola con la stand-up comedy. Con Il satiro scientifico – la rivista in cui mette insieme i divulgatori più autorevoli con i comici più esilaranti del panorama italiano – ha offerto uno spazio di divulgazione perfetto per imparare ridendo.

Podcast - Tintori (Daniele Tinti e Stefano Rapone)

Daniele Tinti ha inventato il primo vero podcast comico d’Italia dalla sua cucina e ha trovato in Stefano Rapone la spalla perfetta per amalgamare la naturalezza e la semplicità del mezzo al genio comico che entrambi incarnano.

Stand up comedy - Daniele Fabbri e Yoko Yamada

Il comico Daniele Fabbri è stato premiato perché gli è stato riconosciuto il pregio di non aver mai smesso di guardare senza compromessi alla politica e alla società. Yoko Yamada viene invece giudicata la comica «che in Italia incarna con più forza il cambiamento e l’evoluzione di un genere ormai consolidato».

Libro - Chiara Galeazzi e Dario Ferrari

Chiara Galeazzi è stata premiata per il suo libro “Poverina” mentre il viareggino Dario Ferrari ha conquistato la giuria con “La ricreazione è finita” («il miglior romanzo dell’anno, che non vince lo Strega ma il Satira: satira su come funziona una carriera nell’università, perfino sulla geopolitica di come si scrive un articolo “scientifico” e come viene valutato»).

Serie tv - Call my agent Italia (Sky-Palomar)

Call my agent Italia punta l’obiettivo sul mondo degli agenti delle celebrità, personaggi che gestiscono tra ansie e nevrosi le carriere di attori e registi, trasformandosi in confidenti, psicologi e badanti. Il risultato è molto divertente.

Social network - Filosofia coatta (Giulio Armeni)

Partito dalla divulgazione filosofica in salsa romanesca, Giulio Armeni è diventato in breve tempo un punto di riferimento della satira online con la pagina Filosofia coatta.
 

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