Edoardo, scrittore a 12 anni: ecco il suo libro d’esordio
Camaiore, ha scritto un romanzo fantasy che si intitola “Quattro avventure”. La mamma: «Sensazione bellissima e strana»
CAMAIORE. Un libro già pubblicato a soli 12 anni. Una cosa decisamente non comune. È la storia di Edoardo D’Alessandro, il giovanissimo camaiorese autore di “Quattro avventure”, uscito per la casa editrice Porto Seguro alla fine di questo maggio e che sarà presentato domani alle 17,30 all’Impluvio di Palazzo Tori, alla presenza dell’assessore alla cultura di Camaiore Claudia Larini (già in programma anche un altro incontro per il 29 giugno a Lido di Camaiore).
Nato nel 2010, il traguardo appena centrato rappresenta per Edoardo un motivo di immensa soddisfazione per lui e per tutta la sua famiglia. Da sempre appassionato di lettura senza badare tanto al genere, dai fumetti ai romanzi, Edoardo ha appena terminato, con ottimi risultati, la classe prima delle scuole medie e nutre una grandissima passione anche per la cucina e per gli animali. E non potrebbe essere altrimenti visto che in casa vive con cinque gatti, due conigli e due cani.
Ma di cosa parla “Quattro avventure”? È un racconto fantasy, che vede protagonisti quattro amici tra i 16 e i 18 anni. Ragazzi di tutti i giorni: Carlo, Edoardo, Silvia e Lucia. Questi ragazzi assistono alla caduta di un gigantesco meteorite con un enigmatico buco nel suo interno. Avvicinatisi, vengono catapultati in quattro mondi differenti che devono affrontare insieme, uno dopo l’altro, animati da coraggio, audacia e amicizia, prima dell’apparizione finale che evidenzierà l’altruismo verso gli altri che anima le azioni dei quattro ragazzi. Circa 40 pagine che prendono origine un anno fa, «quando ha avuto questa idea – racconta la madre Silvia D’Alessandro – di scrivere un libro. Era verso settembre. Indicativamente Edoardo ci ha messo circa 7 mesi, da ottobre a fine aprile. D’altronde, visti i suoi impegni con la scuola, non riusciva a scrivere tutti i giorni. Poi un giorno mi ha chiamato e mi ha detto solo “L’ho finito”. Quando ho letto il suo libro per la prima volta mi sono messa a piangere. Dopo l’ho inviato a tre case editrici e tutte lo hanno accettato subito».
Vedere il proprio figlio su Amazon con un libro pubblicato «è una sensazione bellissima ma anche strana – continua Silvia – Quello che mi ha colpito di Edoardo è la delicatezza, la passione e la dolcezza con cui ha creato questa storia, su cui io non ho voluto sapere niente fino all’ultimo». E quanto ha influito la chiusura forzata per il lockdown e le seguenti restrizioni Covid? «Lui ha sempre avuto questa passione per la lettura, vedendo me leggere. Il lockdown però ha sicuramente influito, però l’idea del libro è nata successivamente». E ora? Semplice, si continua a scrivere: «Sta già pensando – conclude Silvia – a un secondo libro. Ha intenzione di iniziare a lavorarci tra poco, ha detto da luglio».
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