Strage di Viareggio, consiglio comunale aperto: accolta la richiesta dei familiari
Si terrà il 24 giugno, la decisione è uscita dall’incontro dei capigruppo. La richiesta avanzata dal comitato Il mondo che vorrei – con il suo portavoce Marco Piagentini – rilanciata da una moltitudine di interlocutori
VIAREGGIO. Il consiglio comunale “aperto” sulla Strage si farà: adesso c’è anche data e ora. Era il 14 maggio quando i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 si ritrovarono – per l’ennesima volta – in piazza. Si erano dati appuntamento di fronte al palazzo comunale: e la scelta del luogo – in quella circostanza – aveva un significato preciso.
Era giunto il momento secondo loro – che si chiedevano perché non fosse stato fatto prima – che l’Amministrazione comunale spiegasse alla città i motivi che l’avevano portata a uscire dal processo sul disastro ferroviario. E per questo chiedevano un consiglio comunale aperto, al quale chiunque potesse partecipare. Ieri pomeriggio a palazzo civico si è riunita la conferenza dei capigruppo e da lì è uscita la decisione: il 24 giugno, a partire dalle 9, si svolgerà un consiglio comunale aperto sulla Strage del 29 giugno 2009, nella sala che di solito ospita la pubblica adunanza.
La richiesta avanzata dal comitato Il mondo che vorrei – con il suo portavoce Marco Piagentini – era stata rilanciata subito da una moltitudine di interlocutori: formalmente, quel giorno, dal consigliere comunale capogruppo della Lega Alessandro Santini, dalla consigliera del gruppo misto Barbara Paci, dal Partito Democratico. E poi dagli Ultras del Viareggio, da Spazio Progressista. .. e l’elenco è incompleto. E ancora, la Cgil – durante il presidio di fronte a palazzo civico – si era dichiarata disponibile a sobbarcarsi i costi organizzativi, nel caso in cui il consiglio comunale per tutti si fosse svolto alla Cittadella. Fu insomma una richiesta accorata, condivisa, rilanciata per cui adesso il bersaglio è stato centrato. Il consiglio comunale aperto si terrà.
Con rammarico Marco Piagentini in quell’occasione aveva sottolineato che la scelta di uscire dal processo sulla Strage da parte dell’Amministrazione comunale «era stata compiuta senza avere un confronto con la città». Ora c’è l’occasione di un chiarimento, di ricucire... se qualcosa si dovesse essere strappato: e magari anche con l’intento di dare gambe a quel Tavolo della Memoria che sembra rimasto poggiato al muro. Durante la conferenza dei capigruppo di eri – dalla quale è uscita la decisione di un consiglio comunale aperto – la consigliera Barbara Paci ha proposto di fissare l’inizio dell’assise alle 21, per agevolare quanti fossero impegnati sul lavoro. Ma la sua richiesta non è stata accolta.l