Il Tirreno

Versilia

«La mia famiglia chiusa in casa per un errore nei documenti»

Cesare Bonifazi
«La mia famiglia chiusa in casa per un errore nei documenti»

Una donna di Massarosa denuncia:  i miei figli in isolamento più del dovuto 

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la storia

Un banale errore di trasmissione dei dati e una famiglia si ritrova a fare una quasi doppia quarantena. È il caso di una donna di Massarosa che è risultata positiva al covid dopo aver accusato i sintomi. La sua famiglia tuttavia, non essendo infettata, avrebbe potuto uscire di casa, se non fosse stato che all’Asl hanno sbagliato a mandare i fogli e il marito della donna insieme ai due figli sono rimasti a casa per una settimana in più rispetto al dovuto. Un errore che è già capitato in passato.

«Ho avuto i primi sintomi a inizio ottobre - racconta la donna al Tirreno ma che non vuole che venga rivelato il suo nome per proteggere la privacy dei suoi bambini - non appena ho avuto la febbre mi sono messa in autoisolamento in casa. Ho fatto in modo di non avere contatti con nessuno della mia famiglia. Sono entrata dunque nel protocollo covid previsto dall’Asl e dopo più di una settimana da quando ho manifestato i primi sintomi sono riuscita a fare il primo tampone a villa Pergher. Da quel momento ho avuto un bel po’ di problemi a contattare i medici perché, malgrado avessero detto che mi avrebbero cercato, non ricevevo alcuna telefonata, neanche interlocutoria. Non ero tanto preoccupata per me, che già non avevo i sintomi e aspetto solo di fare i tamponi di controllo, quanto per i miei familiari, mio marito e i miei figli, che devono saltare il lavoro e la scuola a causa delle quarantene».

La donna viene dunque richiamata dall’Asl per un secondo tampone il quale risulta comunque pienamente positivo. Ma non ci sono notizie dei provvedimenti per la famiglia: «Solo dopo giorni veniamo contattati dall’Asl che ci spiega che si erano sbagliati a mandarci di documenti e quindi, secondo i loro calcoli, sarebbero potuti uscire dalla quarantena già il 18. In pratica per un errore dell’azienda sanitaria - spiega la donna - mio marito e i miei figli hanno fatto una settimana in più a casa senza alcun motivo. I bambini dunque sono tornati a scuola e mio marito a lavoro. Io attendo di essere richiamata di nuovo per sapere quando potrò fare il terzo tampone e uscire quindi anche io dall’isolamento». —



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