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Firenze, rinnovata medicina nucleare: nuova Pet e radiofarmacia per diagnosi e cura dei tumori


	Un ingresso di Careggi (foto d'archivio)
Un ingresso di Careggi (foto d'archivio)

L’investimento è pari a otto milioni di risorse proprie della Regione e del Pnrr che consente all'ospedale di utilizzare anche due gamma-camere

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FIRENZE. Careggi rinnova il proprio parco tecnologico al servizio della medicina nucleare e l'intero sistema sanitario regionale ambisce, per suo tramite, a un marcato salto di qualità. Il merito va attribuito a un investimento di 8 milioni di risorse proprie della Regione e del Pnrr che consente all'ospedale fiorentino di poter contare da oggi su una nuova Pet, due gamma-camere e una radiofarmacia per produrre in proprio i medicinali contro il cancro.

«La medicina nucleare rappresenterà in futuro una parte essenziale nella cura dei tumori e di altre patologie croniche - ricorda la direttrice generale dell'Aou di Careggi, Daniela Matarrese, parlando in mattinata coi giornalisti- grazie ai finanziamenti della Regione e del Pnrr che abbiamo speso nei tempi dovuti abbiamo rinnovato completamente i macchinari della nostra medicina nucleare». L'accento cade in particolare sull'apertura della radiofarmacia con ciclotrone ovvero con un acceleratore in grado di ricavare atomi radioattivi da cui sintetizzare radiofarmaci a uso clinico. Avere uno di questi apparecchi, sottolinea pertanto la direttrice generale, «ci permette contemporaneamente di dare prestazioni più sicure di alta qualità e di risparmiare, perché grazie alla radiofarmacia produciamo da noi i radiofarmaci che servono sia per la diagnosi che per il trattamento dei tumori: questo sarà il futuro della medicina e Careggi come al solito vuole essere all'avanguardia».

Inoltre il sistema Pet/Tc installato a Careggi è uno tra i primi in Italia e il secondo in Europa a presentare la tecnologia a sei anelli di detezione, tecnologia che allarga al massimo il campo di vista della macchina per indagini diagnostiche più rapide. Il sistema consente di raggiungere eccellenti risultati clinici riducendo al contempo sia il dosaggio che il tempo di scansione, ottenendo una quantificazione precisa ed accelerando la ricerca delle lesioni. La Pet/Tc unisce due tecnologie diagnostiche: la prima è la tomografia a emissione di positroni, per ottenere informazioni biochimiche e fisiopatologiche degli organi analizzati, utili ad accertare la presenza e lo sviluppo del tumore, la sua estensione o diffusione in altre parti dell'organismo; la seconda è la tomografia computerizzata per ottenere immagini tridimensionali di organi e tessuti. A fianco questa tecnologia, sono state recentemente installate altre due Spect/Tc, macchine diagnostiche a raggi gamma per scintigrafie e indagini a protone singolo, finanziate con i fondi stanziati dal Ministero per il piano Pnrr.

Tali macchine sono operative dal secondo semestre 2024. La prima macchina è una Spect/Tc ad alte prestazioni con la flessibilità di una Tc autonoma che include i più recenti progressi. A completamento è stata attivata una seconda Spect/Tc progettata per ambienti clinici ad alte prestazioni. Alle piattaforme tecnologiche si affianca l'attività della Radiofarmacia che garantisce - come unica installazione in tutta la Regione Toscana - la produzione e la sintesi in qualità dei radiofarmaci più comuni utilizzati per la diagnosi Pet e Spect. La Radiofarmacia, permette non solo la produzione interna di iniettabili per diagnosi e cura, ma anche lo studio e la ricerca di nuovi farmaci marcati per allargare le frontiere della ricerca.

Non nasconde infine il proprio compiacimento il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che aggiunge: «Quello che presentiamo oggi è un investimento davvero importante che la Regione ha voluto su Careggi, fra i tre ospedali più importanti d'Italia».

Il presidente della Regione evidenzia il risvolto politico: «Investire 8 milioni su macchinari d'avanguardia, su un'innovazione tecnologica fortissima per la medicina nucleare, è in qualche modo una risposta a chi parla di una strisciante tendenza verso la sanità privata. In Toscana crediamo nella sanità pubblica, l'ammoderniamo, la rendiamo sempre più tecnologicamente evoluta proprio perché è attraverso questi ospedali, a partire da Careggi, che crediamo di dare una risposta ai bisogni e ai desideri dei cittadini che vogliono la tutela della propria salute».


 

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