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chiesa in lutto 

È morto don Lenzi, parroco della Darsena e prete anti slot machine

Donatella Francesconi
È morto don Lenzi, parroco della Darsena e prete anti slot machine

Oggi la salma sarà portata nella chiesa dei Sette Santi I funerali sono fissati per domattina in San Paolino

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A ricordarne la figura è don Luigi Pellegrini, vicario del vescovo per la nostra zona: «Amministratore parrocchiale dei Sette Santi Fondatori, gran parte della sua vita don Lenzo Lenzi l’ha dedicata all’insegnamento della storia della Chiesa con passione e competenza, guidando nella vita è nella fede generazioni di giovani». Così il ricordo del parroco della Darsena, scomparso ieri, la cui salma sarà trasportata nella tarda mattina di oggi nella chiesa dei 7 Santi, dove alle 18 si terrà una veglia di preghiera ore 18.

I funerali, invece, sono stati fissati per domani, alla 10, nella chiesa di San Paolino.

Nato a Castelfranco di Sotto (Pisa) il 19 luglio 1931, don Lenzi ha ricevuto il Presbiterato il 27 giugno 1954. Laureato in Scienze storiche alla Gregoriana, è stato insegnante di storia nel Seminario diocesano e coadiutore a Marlia (Lucca), ed insegnante di religione nelle Scuole medie superiori. Parroco di Stiava (1970), Lido di Camaiore ( 1982), Montebello (1987), dal 1981 al 1984 è stato membro del Consiglio diocesano.

Ed ancora, docente allo Studio teologico interdiocesano e all'Istituto interdiocesano di Scienze religiose, cappellano della Casa di Riposo "Sacro Cuore" di Viareggio, vicario parrocchiale di San Paolino, a Viareggio, per la catechesi agli adulti. Il primo agosto 2004 divenne amministratore parrocchiale dei Sette Santi Fondatori.

Sue le benedizioni a tanti prestigiosi vari della grande nautica viareggina, e sua anche la provocazione, che molto fece discutere, lanciata nel 2012 dalle pagine del giornalino parrocchiale con l’articolo dal titolo emblematico - “Lo Stato, i videopoker e il (cattivo) odore dei soldi” - con il quale il parroco condannava il proliferare delle infernali macchinette nei locali pubblici della Darsena e, più in generale, di Viareggio».

Ma la storia era la vera passione di don Lenzi, come ricordano i numerosi appuntamenti che lo hanno visto protagonista nel tempo e l’amore per i libri e gli studi. —



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