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Muore a 89 anni Luigi “Sem” Pardini

Muore a 89 anni Luigi “Sem” Pardini

CAMAIORE. È morto la domenica di pasqua all’età di 89 anni Luigi Pardini,da tutti conosciuto come Sem. È stato per molti anni una figura importante della politica camaiorese: consigliere comunale e...

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CAMAIORE. È morto la domenica di pasqua all’età di 89 anni Luigi Pardini,da tutti conosciuto come Sem. È stato per molti anni una figura importante della politica camaiorese: consigliere comunale e attivista del partito di centrodestra Alleanza Nazionale. Sem era molto conosciuto perché aveva aperto il noto ristorante in via Oberdan in centro a Camaiore che aveva ribattezzato appunto Sem.
Pardini è una figura storica della politica camaiorese: è stato un instancabile dei Consigli comunali e in molti lo ricordano per la sua simpatia. Era famoso in paese anche perché era un imprenditore: una sua invenzione era il ristorante pizzera Sem che da qualche anno è gestito dal figlio.
In molti hanno voluto salutarlo: Marco Daddio, candidato sindaco e consigliere comunale eletto tra le fila di Forza Italia, lo definisce «una brava persona con cui si parlava bene di politica». Lo stesso fa Fabrizio Pellegrini, con il quale condivideva il simbolo e che adesso milita in Fratelli d’Italia: «Ha lasciato un vuoto - dice - alla sua famiglia vanno le condoglianze di tutto il partito».
Ma Sem era riuscito ad entrare anche nei cuori delle persone che non avevano le sue stesse idee politiche; come Maurizio Dondoli, il quale lascia su Facebook il suo ricordo: «Una grave perdita di un “compagno”, come lo chiamavo scherzosamente quando ci incontravamo - scrive - ridevamo delle nostre divergenze politiche. Camaiore piange una brava persona».
Pardini lascia la moglie Carla, i figli Carlo, Elio e Giovanni. Il funerale è fissato oggi alle 15 nella chiesa della Badia di Camaiore dove saranno presenti i rappresentanti dell’amministrazione in veste ufficiale: «Ci lascia un uomo che è stato importante per la comunità - ha detto il sindaco Alessandro Del Dotto - lo ricordo principalmente per la sua simpatia. Sui banchi del Consiglio eravamo avversari ma, sotto il profilo umano, lo ricordo con affetto».
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