ANTEPRIMA AL MUSEO DELLA SATIRA
Ro Marcenaro ridisegna la Costituzione italiana
FORTE DEI MARMI. Sono in tanti — di questi tempi — a voler riscrivere la Costituzione: Ro Marcenaro però rimboccatosi le maniche ha sfoderato penne e matite e ha rifatto il look a “La più bella del...
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FORTE DEI MARMI. Sono in tanti — di questi tempi — a voler riscrivere la Costituzione: Ro Marcenaro però rimboccatosi le maniche ha sfoderato penne e matite e ha rifatto il look a “La più bella del mondo” — come definì la nostra carta costituzionale Roberto Benigni. Un’anteprima (sono i primi 53 articoli) dell’intera costituzione repubblicana: si inaugura così alle 18, al Museo della Satira di Forte dei Marmi. La mostra integrale, con tutti i 129 articoli illustrati, avrà invece luogo, sempre al Fortino, dal 4 settembre al 1° ottobre.
Una rivisitazione satirica? Non esattamente, ma articolo per articolo, Ro Marcenaro crea la sceneggiatura disegnata di un racconto che si rivolge soprattutto ai più giovani esortandoli a essere orgogliosi di appartenere a un popolo che è stato — ad esempio — tra i primi a scrivere leggi che ripudino la guerra. Anche Marcenaro, come già fece Benigni, usa l’arma dell’ironia per un’operazione culturale che va ben aldilà delle illustrazioni — come sua abitudine affollate e giocose — sottolineandone però l’immancabile grandezza e la sorprendente modernità. Protagonista delle tavole è la nostra Repubblica — una graziosa fanciulla con la corona turrita in testa, secondo la più classica delle rappresentazioni allegoriche — che diventa nelle immagini protagonista sincera ed equidistante, giovane e leggiadra, paladina di tutti i nostri diritti, raccontando diritti e doveri con un felicissimo tocco di umorismo. Così la osserviamo abbracciare religioni diverse, punire chi mette ostacoli sul percorso dell’uguaglianza e libertà dei cittadini, accogliere sotto le proprie braccia protettive chiunque collabori alla costruzione di un progresso materiale e spirituale del Paese, mettere fiori nei cannoni, farsi contadina in marcia con il Quarto Stato, ergersi a giudice, suonare strumenti musicali, fare girotondi con i lavoratori, dipingere, promuovere libertà di stampa e di pensiero e così via.
Ro Marcenaro, è uno dei grandi disegnatori satirici e illustratori italiani, ed è anche tra i pionieri del cartone animato in pubblicità (celebre il suo spot con la plastilina animata per un famoso Carosello). Ha al suo attivo tutto quello che poteva fare con successo con la penna e le matite e da qualche anche anche il computer, attività premiate con il Satira Politica, ed ha collaborato ai più importanti settimanali e quotidiani italiani.
L’anteprima resterà al Museo della Satira fino al 18 giugno, aperta nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi dalle 16 alle 20. (a.p.)
Una rivisitazione satirica? Non esattamente, ma articolo per articolo, Ro Marcenaro crea la sceneggiatura disegnata di un racconto che si rivolge soprattutto ai più giovani esortandoli a essere orgogliosi di appartenere a un popolo che è stato — ad esempio — tra i primi a scrivere leggi che ripudino la guerra. Anche Marcenaro, come già fece Benigni, usa l’arma dell’ironia per un’operazione culturale che va ben aldilà delle illustrazioni — come sua abitudine affollate e giocose — sottolineandone però l’immancabile grandezza e la sorprendente modernità. Protagonista delle tavole è la nostra Repubblica — una graziosa fanciulla con la corona turrita in testa, secondo la più classica delle rappresentazioni allegoriche — che diventa nelle immagini protagonista sincera ed equidistante, giovane e leggiadra, paladina di tutti i nostri diritti, raccontando diritti e doveri con un felicissimo tocco di umorismo. Così la osserviamo abbracciare religioni diverse, punire chi mette ostacoli sul percorso dell’uguaglianza e libertà dei cittadini, accogliere sotto le proprie braccia protettive chiunque collabori alla costruzione di un progresso materiale e spirituale del Paese, mettere fiori nei cannoni, farsi contadina in marcia con il Quarto Stato, ergersi a giudice, suonare strumenti musicali, fare girotondi con i lavoratori, dipingere, promuovere libertà di stampa e di pensiero e così via.
Ro Marcenaro, è uno dei grandi disegnatori satirici e illustratori italiani, ed è anche tra i pionieri del cartone animato in pubblicità (celebre il suo spot con la plastilina animata per un famoso Carosello). Ha al suo attivo tutto quello che poteva fare con successo con la penna e le matite e da qualche anche anche il computer, attività premiate con il Satira Politica, ed ha collaborato ai più importanti settimanali e quotidiani italiani.
L’anteprima resterà al Museo della Satira fino al 18 giugno, aperta nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi dalle 16 alle 20. (a.p.)