Apre oggi a Londra la mostra di Rinaldo Bigi
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Un particolare di unopera di Rinaldo Bigi Lo sbarco della Fondazione Henraux all'Istituto italiano di cultura
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SERAVEZZA. Un poeta contemporaneo che oscilla tra metafisico e surreale: Rinaldo Bigi, artista pietrasantese, si presenta con il suo ricco ventaglio di creatività a Londra, all'Istituto Italiano di Cultura, da oggi al 6 novembre, con la mostra "Il sole delle mie radici", promossa in collaborazione con Imago Art Gallery e realizzata con il sostegno della Fondazione Henraux che, per la prima volta dalla costituzione, nell'aprile di quest'anno, varca i confini con il significativo evento culturale. Le sue opere sono popolate di personaggi, animali o elementi astratti, frutto di una visione onirica in cui anche l'ironia lascia la sua impronta. La vitalità dei soggetti è esaltata dall'uso del colore, da un profondo plasticismo. Nel percorso espositivo saranno presentate 6 sculture, marmi e bronzi, 6 pastelli su carta e 12 pitture su tela. Opere recenti, tra le quali vi sono originali incisioni su marmo con inserti in mosaico. «L'esperienza umana, non solo artistica, di Rinaldo Bigi è profondamente radicata nella tradizione artigiana degli studi e dei laboratori di marmo della Versilia che fin da ragazzo aveva conosciuto seguendo il padre - afferma il presidente della Fondazione Henraux Paolo Carli - una tradizione di mestiere che richiede lavoro duro e inflessibile, che pretende pazienza, dedizione, un lungo tirocinio soprattutto da chi vuole penetrare i segreti del marmo per trasformare la materia grezza in un'idea compiuta. Così Bigi è ancora oggi fortemente legato alla manualità che per lui è condizione irrinunciabile nell'esecuzione delle sue opere, soprattutto quelle in marmo». Bigi sin dal suo esordio, nel 1968, s'impone all'attenzione del pubblico e della critica con costante apprezzamento. Ha ripetutamente esposto in musei e gallerie private di molti paesi americani, asiatici ed europei, in mostre e rassegne internazionali ed è presente in numerose collezioni pubbliche e private. «Ho accolto con piacere l'invito dell'Istituto Italiano di Cultura - dice l'artista - insieme a Imago Art Gallery e alla Fondazione Henraux mostro volentieri i sogni e i turbamenti della mia creatività portando un po' di Versilia oltre confine». Un ricco catalogo, pubblicato grazie alla Fondazione Henraux e stampato da Bandecchi e Vivaldi, accompagna l'esposizione.