Autonomia: M5s, 'da Fi ancora lacrime di coccodrillo ma hanno detto sì a legge'
2 MINUTI DI LETTURA
Roma, 30 set. (Adnkronos) - "Sull'Autonomia si è andati di fretta, di notte, con un'urgenza poco comprensibile. Ci mettiamo a fare concorrenza sul vino tra Veneto e Calabria? Facciamo la guerra tra vini piemontesi e pugliesi? L'autonomia non è più sentita come una priorità nemmeno al Nord. Bisogna fare in modo che ci sia equilibrio e non si tolgano competenze che soltanto lo Stato nazionale può gestire'". Lo affermano in una nota i rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza. "Tutto giusto, ma non sono parole di esponenti delle opposizioni bensì del presidente della Calabria ed esponente di Forza Italia Occhiuto e del suo leader Tajani. Predicare bene e razzolare male - proseguono - sembra ormai la loro caratteristica: lo stesso mediocre spettacolo lo abbiamo visto con lo Ius Scholae, sbandierato da Tajani ad agosto sotto l'ombrellone e poi respinto nei voti in Parlamento. Delle due l'una: o nel centrodestra a loro è concesso solo qualche spazio di pura testimonianza, poche parole al vento e nient'altro, oppure dicono queste cose alla ricerca di sprazzi di visibilità, ma poi sono perfettamente allineati a Meloni e Salvini". "I colleghi di Forza Italia non perdono occasione per dire sull'Autonomia quello che il M5S e altre opposizioni hanno ripetuto, con un livello di approfondimento molto più rigoroso, per mesi e mesi, mentre Forza Italia schiacciava i bottoni in Parlamento per non far arrabbiare Salvini. E così la legge sull'Autonomia è stata approvata, con i voti di Forza Italia che oggi ancora una volta versa lacrime di coccodrillo. A difendere veramente i diritti fondamentali dei cittadini ci abbiamo pensato noi del M5S, le altre forze politiche e sociali che hanno promosso il referendum e 1,3 milioni di cittadini italiani che hanno firmato. Se Forza Italia finalmente troverà il coraggio, potrà sempre sostenere il sì nella consultazione popolare", concludono.