Pnrr: Guerra (Anci Lombardia), 'sia chiarita e sancita copertura finanziaria garantita'
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Milano, 31 lug. (Adnkronos) - "La rimodulazione dei finanziamenti del Pnrr destinati ai Comuni, per un ammontare complessivo di 13 miliardi di euro, è fonte di seria preoccupazione. Il cambio di rotta avviene infatti mentre gli Enti stanno portando avanti importanti progettualità, alcune delle quali a buon punto di realizzazione, e programmano nuovi interventi". Così il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, in merito alla rimodulazione delle risorse del Pnrr. Per Guerra "ci troviamo di fronte a una decisione che non solo si ripercuote su quella parte di Amministrazione pubblica che, fattivamente, stava raggiungendo i più importanti risultati, anche nella tempistica, nell’attuazione del Pnrr, con il rischio di ingenti conseguenze a livello locale, che colpirebbero inevitabilmente i territori e le comunità." Richiamando le attività del centro di competenza di Anci Lombardia, impegnato nell’assistere i Comuni su diverse misure del Pnrr, l'organismo ricorda, come esempio, che la rimodulazione proposta per la misura M5C2 INV. 2.1 'Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazione di emarginazione e degrado sociale' di 3,3 miliardi di euro, impatterà per i progetti lombardi per più del 13% sull'importo totale: "E' essenziale che venga con urgenza chiarita e sancita quale sia la copertura finanziaria garantita e attraverso quali fonti -avverte Guerra-. Ma alla garanzia delle risorse si accompagna la necessità di urgenti chiarimenti e garanzie rispetto ad altre preoccupazioni procedimentali". Tra queste, evidenzia il presidente di Anci Lombardia, due in particolare: "Da un lato avvertiamo il timore che il cambio delle fonti delle risorse destinate ai Comuni possa mettere in discussione il ricorso alle norme in tema di appalti specifiche per il Pnrr che velocizzano le procedure; secondariamente ci preoccupano possibili problemi e complicazioni in merito alla rendicontazione dei progetti nel caso in cui i Comuni, dopo aver lavorato con impegno per poter impadronirsi del funzionamento della Piattaforma ReGis, si vedano obbligati a lavorare, o a convertire il lavoro, con nuove piattaforme e modalità rendicontative, che richiederebbero tempo e risorse per la loro attivazione e applicazione". E dunque, conclude Guerra, "è indispensabile che la situazione possa trovare una soluzione condivisa in un contesto di collaborazione istituzionale garantendo urgenti risposte alle preoccupazioni e richieste di incontri con il governo già formulate da Anci nazionale con il presidente Decaro".