Il Tirreno

Pnrr: Conte, 'non è misura per governo ma per Paese'

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Roma, 27 lug. (Adnkronos) - "Adesso ha finito di parlare il ministro Fitto, rappresentando tutta una serie di revisioni del Pnrr, in questo momento non possiamo che riservarci un esame dettagliato del progetto di revisione. Oggi, però, ha parlato anche il presidente Mattarella di questo, e ha detto quello che noi diciamo da tempo, da quanto ci è stata dato l'opportunità di portare in Italia queste risorse importanti, ovvero: 'Questo non è il Piano del governo, è il Piano del governo. Sono soldi che servono per ospedali, scuole'. Adesso i cittadini sentono parlare di miliardi e ammettere che non riusciamo a realizzare questo Piano è ammettere una sconfitta per tutti". Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, rispondendo alle domande dei giornalisti sul Pnrr. "L'Fmi ha certificato che le nostre previsioni di crescita sono molto più modeste per l'anno prossimo e sono affidate per l'80% al Pnrr, quindi se va in malora, come viene certificato anche dalla conferenza stampa di Fitto, non è una buona notizia - ha continuato il leader pentastellato -. Meloni si è vantata delle prospettive di crescita dicendo che l'Italia cresce più della Germania e della Francia e per avvalorare questa sua valutazione ha richiamato le stime dell'Fmi, ma la relazione va letta per intero, perché dice che questo governo sta campando di rendita per quanto riguarda la crescita". "In questo ultimo triennio - ha spiegato - la crescita è stata possibile grazie alle misure che abbiamo adottato nell'era pandemica, e purtroppo quella crescita si sta riducendo e l'anno prossimo questa eredità di cui Meloni si è giovata non sarà più possibile perché cresceranno più Germania e Francia, e noi torneremo allo zero virgola. Questo governo, infatti, nella legge di bilancio non ha progettato nessuna misura di rilancio del Paese e se perdiamo il Pnrr saremo in rescissione o stagnazione". Non solo, ha concluso Conte, "nelle pagine non lette da Meloni ci sono quelle sul Superbonus, riconosciuto come fondamentale nell'impatto che ha avuto sulla crescita economica, e misure criticate come l'innalzamento della soglia del contante o la flat tax, che porterà meno risorse. E quindi diciamo pure che per Meloni la pacchia è finita".
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