Il Tirreno

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Verso il conclave

Il nuovo Papa, è un italiano il favorito dei bookmaker

di Federico Lazzotti

	Verso il conclave per l'elezione del nuovo Papa
Verso il conclave per l'elezione del nuovo Papa

Per i pronostici è avanti Parolin, ma occhio al filippino Tagle

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La corsa al successore di Pietro come un qualsiasi evento sportivo o mondano di portata mondiale. Il Soglio pontificio visto come il traguardo, punto di arrivo di una gara in cui si sfidano 135 pretendenti, tanti sono i cardinali che entreranno in conclave a maggio. Una grande classica del porporatismo che si corre a Roma una volta ogni morte di Papa. Uno vince, gli altri perdono. E il banco non ci rimette mai. Non è blasfemia, ma quello che stanno costruendo attorno al dopo Francesco i bookmaker inglesi, abituati a quotare qualsiasi evento su cui esiste un’incertezza: dalle elezioni americane al sesso del Royal baby.

Ovviamente l’elezione del Papa non poteva far eccezione. Ecco perché subito dopo la scomparsa del pontefice i più grandi brand hanno pubblicato le quote sui possibili successori di Bergoglio. Un gioco ma neanche così lontano dalla realtà. L e ultime ipotesi raccontano due cose. Il nome del futuro Papa e la sua nazionalità. Per i bookmaker, infatti, il prossimo pontefice potrebbe chiamarsi Francesco II. Lo storico brand William Hill offre a 2, 50 la possibilità che il nuovo Papa scelga quello del predecessore, dietro c’è Benedetto – nome scelto l’ultima volta da Joseph Ratzinger – a 4. Chiude il podio un “nuovo” Giovanni Paolo, fissato a 6 volte la posta, seguito da Leone a 8. Per quanto riguarda invece il successore di Bergoglio, in testa c’è il segretario di Stato Pietro Parolin, a 2,50, sul cardinale filippino Luis Antonio Tagle offerto a 3 volte la posta. Poi un altro italiano, il cardinale Matteo Zuppi, proposto a 7. Anche per la piattaforma Polymarket, Parolin è favorito 36-40%, Tagle: 26-40%, Zuppi: 7-14%, Erdò: 7-11%, Turkson: 5-9%, Sarah: 2-3%, Burke: 1-2%.

La lotta tra l’italiano e il cardinale filippino è apertissima. Piccola nota: entrambi godono di buona considerazione per il fronte progressista e, per più d’un osservatore, si porrebbero in continuità con il papato di Francesco. Subito dopo troviamo Peter Turkson e Matteo Zuppi, due figure molto differenti ma con posizionamenti simili. Turkson, ghanese e da tempo indicato come possibile primo Papa africano moderno è dato a 9 su William Hill, mentre Zuppi, l’arcivescovo di Bologna noto per il suo posizionamento progressista, si gioca a 8. Non manca Péter Erdò, cardinale ungherese che gode di grande considerazione nei circoli più conservatori, quotato tra 8 e 10. Nel gruppo degli “sfavoriti” troviamo Marc Ouellet e Robert Sarah. Il canadese è dato fino a 15, mentre il guineano Sarah oscilla tra 10 e 12. Il prossimo conclave sarà anche il primo della Storia che dovrà convivere con l’intelligenza artificiale. E ovviamente non poteva la mancare la domanda a ChatGpt: Chi sarà il nuovo Papa? Secondo AI sarà il segretario di Stato, Pietro Parolin. L’attuale numero due in Vaticano ha una «probabilità del 27, 6%». Nella top 5, stabilita con il modello o3 – considerato dalla casa madre OpenAi il migliore per il ragionamento avanzato – figurano Luis Antonio Tagle, il presidente della Cei Zuppi (circa il 15% di chance) , Erdo e il cardinale Turkson. Insomma , gli stessi favoriti per i bookmaker.

ChatGpt, a cui è stato chiesto di non prendere in considerazione gli articoli di stampa, per elaborare il suo modello ha utilizzato cinque criteri: la sociologia del collegio elettorale, il desiderio di continuità o rottura, la governance e la diplomazia, l’età e la salute e infine l’accettabilità ideologica, cioè la capacità del futuro Papa di fare sintesi tra le diverse correnti interne. Parolin ha un vantaggio. «Coniuga il sostegno di una parte significativa dei 53 europei, degli italiani desiderosi di riportare a casa il papato e di molti moderati del Sud che vedono in lui la garanzia di una transizione graduale piuttosto che di un’inversione di rotta. La sua lunga esperienza diplomatica rassicura chi desidera riforme della curia senza sconvolgimenti», afferma ChatGpt.

L’outsider è Tagle con una probabilità del 24%. «Parte con un blocco ben definito: quasi tutti i 23 cardinali asiatici, un certo numero di africani e latinoamericani (circa 58 voti potenziali) . Gli mancano ancora 30-35 voti, che dovrà negoziare con gli europei moderati. È fattibile, ma non scontato», precisa l’intelligenza artificiale, che non scommette per ora su Turkson, definito un “simbolo africano”, le cui possibilità dipenderanno dalla volontà dei cardinali di «oltrepassare due soglie: il continente e il colore della pelle. Oggi, è più un kingmaker progressista che un favorito». C’è infine il 12% di probabilità che dal Conclave esca un nome a sorpresa. In questo caso, conclude ChatGpt, «il francese Jean-Marc Aveline potrebbe rappresentare il giusto compromesso».
 

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