San Marino, inchiesta sulla cessione di una banca: sequestri in Toscana per sei milioni di euro
Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale del capoluogo toscano
FIRENZE. La guardia di finanza ha eseguito in Toscana, su incarico della Procura di Firenze, nelle province di Firenze, Lucca e Siena, un provvedimento di sequestro conservativo di beni per un valore fino a 6 milioni di euro, disposto dl gip del tribunale del capoluogo toscano, nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati cinque cittadini italiani: un dirigente e membro del coordinamento di vigilanza della Banca centrale di San Marino, altri tre membri (funzionari) del coordinamento di vigilanza della Banca e un uomo d’affari.
La nota
Il provvedimento, spiega una nota del procuratore Filippo Spiezia, è stato emesso in seguito alla richiesta di assistenza giudiziaria internazionale inoltrata dal Commissario della legge del tribunale della Repubblica di San Marino nei confronti dei cinque indagati che, secondo le accuse, avrebbero messo in essere «condotte finalizzate al depauperamento di un noto istituto di credito sammarinese» e avrebbero agito per «determinare la cessione “forzosa” dello stesso a un primario istituto di credito operante nello stato del Titano».
La Procura ha spiegato, inoltre, che l’autorità giudiziaria sammarinese ha avanzato la richiesta di sequestro conservativo «al fine di evitare che, nelle more del giudizio d’appello, venissero disperse le garanzie patrimoniali a tutela delle ragioni creditorie». I beni sottoposti a sequestro conservativo sono stati individuati province di Firenze, Lucca e Siena: si tratta di sei immobili adibiti a civile abitazione, tre terreni a destinazione boschiva e pascolo, due auto sportive d’epoca (una Ferrari modello California e una Fiat modello Dino) e un suv di grossa cilindrata, oltre a disponibilità finanziarie su conti correnti.