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Affitti brevi, c'è una data per l'addio alle keybox a Firenze. E i sabotatori scelgono il nome della leggenda

Affitti brevi, c'è una data per l'addio alle keybox a Firenze. E i sabotatori scelgono il nome della leggenda

Nelle altre città il blitz di sabotaggio contro le casettine va avanti

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FIRENZE. Entro febbraio a Firenze cominceranno le operazioni di rimozione delle key box, uno dei simboli dell’esplosione degli affitti brevi in città. I tempi li detta la sindaca, Sara Funaro, che immagina questo orizzonte operativo nel giorno in cui in mezza Italia, da nord a sud (ma non a Firenze) , le mini cassette di sicurezza – dopo le nuove azioni di sabotaggio fai da te della rete che si fa chiamare la “Banda di Robin Hood” – sono tornate alla ribalta nelle cronache.

Le tappe

Così, dopo il Cosp già programmato per lunedì prossimo, partirà l’iter di approvazione della delibera: passaggio in giunta e poi l’approdo in Consiglio, con l’obiettivo di partire con le rimozioni entro febbraio, si spiega dal Comune. «Andiamo avanti con il regolamento per il divieto delle key box, rifacendoci alla normativa nazionale e alla circolare del ministro Piantedosi. Dopo l’approvazione in Consiglio partiremo con i tempi dati per richiedere la rimozione e iniziare i controlli». Contemporaneamente, prosegue, sugli affitti brevi «stiamo lavorando al regolamento del turismo in base alla legge regionale che finalmente è stata approvata. E su questo ringrazio tutto il Consiglio e la giunta per aver dato un esempio nazionale» visto che così, ragiona, i sindaci avranno più strumenti per poter intervenire per regolamentare, nei territori, la materia. Tuttavia, ieri è stato il giorno del nuovo blitz contro le key box. E dell’invito a sabotarle con tanto di “tutorial” impresso sui manifesti che hanno accompagnato le azioni nelle varie città.

La sindaca contro le "soluzioni fai da te"

Una piega di questa vicenda che proprio Funaro spera non approdi a Firenze (dopo che qui, lo scorso novembre, c’è stato il fischio di inizio di questa partita con le X di Salviamo Firenze messe sulle key box) : «Spero di no, ovviamente. Non penso che ci debbano essere azioni fai da te», perché «sono le istituzioni che devono garantire la sicurezza e le regole sul territorio. E noi continueremo a lavorare in questa direzione», conclude.

Il blitz della Banda Robin Hood

Proprio il nuovo blitz di sabotaggio della Banda Robin Hood, andato in scena in varie città da Milano a Palermo, fa infuriare il maggiore rappresentante dei proprietari di immobili per affitti brevi: «Sabotaggi e atti di vandalismo sono vergognosi e da fuorilegge, siamo pronti a denunciare se accadrà ad un immobile o appartamenti gestiti da noi», dice il presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni. Nel blitz gli attivisti hanno apposto colla e sticker su numerosi smart locker usati dai gestori e dai turisti per i check-in automatici nei B&b a Roma e in altre città italiane. «Questi fatti sono la conseguenza di un clima di odio nei confronti dei turisti e di forte contrapposizione con chi lavora nel settore degli affitti turistici – lamenta Fagnoni – una situazione incredibile perché si tratta di un settore che porta ricchezza alle città e dà lavoro a molte persone e famiglie». Nei giorni scorsi a Firenze, ricorda il numero uno dell’associazione di affitti brevi, «alcuni proprietari immobiliari si sono ritrovati le key box dell’appartamento coperto con lo scotch rosso, e un tastierino è stato incollato. Senza dimenticare le scritte apparse sui muri “tourist go home”, “yankee go home”». Tra l'altro, fa sapere ancora Fagnoni, «la Banda di Robin Hood parla di moratoria degli sfratti che è esattamente ciò che alimenta il mercato dell'affitto breve. Va messo in chiaro che l'emergenza abitativa deve essere gestita dal pubblico e non va risolta con le case dei privati».
 

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