False recensioni online, nuove regole: cosa cambia per hotel, ristoranti e influencer. Le pene previste
Nuove regole, sanzioni e controlli per tutelare utenti e aziende. In fondo all'articolo due casi clamorosi di false recensioni in Toscana
Pollice su o giù, buona parte del business è questione di gradimento online. Per questo arriva una stretta normativa sulle recensioni: sarà centrale l’identificazione dell’autore. Quanto sono vere le recensioni che leggiamo relative a alberghi, ristoranti e locali vari? Basta digitare su un motore di ricerca “comprare recensioni” che si trovano innumerevoli siti che offrono sfacciatamente il servizio a pagamento.
Le regole sulle recensioni false (finora)
E questo nonostante raccogliere e pubblicare recensioni false non sia legale in molti paesi. In Europa a fine 2019 era stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione la Direttiva Omnibus, in vigore dal 2022, una normativa che tutela i consumatori: impone regole specifiche sull’indicazione dei prezzi dei prodotti, stabilisce norme sulle clausole abusive e sulle pratiche commerciali scorrette. Per quanto riguarda le recensioni false, la direttiva riconosce che siano un fattore chiave nel processo di decisione di acquisto, per cui stabilisce che i siti di ecommerce debbano offrire garanzie sulle recensioni che pubblicano.
La situazione in Italia
In Italia al momento la legislazione tutela solo parzialmente contro questo genere di manipolazioni: le recensioni negative sono perseguibili come diffamazione, mentre quelle positive confluiscono nell’illecito di concorrenza sleale. Un po’ vago e un po’ poco, vista l’importanza che hanno i giudizi dei clienti sull’andamento degli affari: i dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy parlano dell’82% di influenza delle recensioni online sulle prenotazioni degli alloggi e del 70% per i ristoranti. Sempre secondo la ricerca, quelle false possono condizionare il fatturato del 65-30%. Queste ultime specialmente sono tante, almeno stando a uno dei colossi del settore, Tripadvisor, sito di recensioni specializzato nel turismo, che nel 2022 ha registrato 1,3 milioni di recensioni false rimosse dal proprio portale su un totale di 30,2. Non solo il numero è in aumento rispetto a un paio d’anni prima, ma soprattutto la parte di recensioni positive false è minima – 24.521 – rispetto alle negative. In questo panorama, sono ormai oltre un terzo gli italiani che controllano le recensioni per orientarsi: numeri che fanno capire l’importanza di una regolamentazione del settore.
Stop alle recensioni false
Per questo il governo sta pensando di intervenire: è in discussione in questi giorni un articolo inserito dal ministero delle Imprese e nel Made in Italy nel disegno di legge annuale per le piccole e medie imprese che, se approvato, vieterebbe espressamente di acquistare o vendere recensioni online. Sarebbero compresi nell’azione di governo anche comportamenti che mirano a incentivare le recensioni tramite omaggi – come avviene per esempio con molti influencer che lavorano sui social media – e sarebbe vietato procedere con una recensione se non si ha effettivamente usufruito del prodotto o del servizio; il giudizio poi andrebbe lasciato entro due settimane dall’esperienza. Infine gli esercenti avrebbero diritto alla cancellazione delle recensioni qualora ne dimostrassero la falsità.
Le pene
Le pene saranno quelle previste dal Codice del consumo in materia di pratiche commerciali scorrette; le sanzioni varieranno dai 5mila ai 10 milioni di euro. A vigilare saranno Antitrust e Authority per le comunicazioni, che dovranno redigere le linee guida per le piattaforme. Diventerà centrale la questione dell’individuazione e dell’autenticazione dei profili.