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Deposito di Calenzano, cos’è e come funziona il sito dell’esplosione: i carburanti, gli oleodotti e 24 serbatoi – Video


	Il deposito Eni di Calenzano
Il deposito Eni di Calenzano

Tutte le lavorazioni che vengono effettuate all’interno dello stabilimento teatro della tragedia che ha causato morti e feriti

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CALENZANO. Come si lavora nel deposito Eni di Calenzano teatro dell’esplosione che, nella mattina di lunedì 9 dicembre, ha causato morti e feriti? La tragedia è avvenuta in un impianto attivo dalla metà degli anni Cinquanta.

(Qui la diretta dal luogo dell’incidente e tutti gli aggiornamenti)

Dove si trova

Il deposito carburanti Eni di Calenzano è operativo dal 1956 nella zona sud del Comune di Calenzano, in provincia di Firenze.

L’estensione

Il sito si estende su una superficie totale di circa 180mila metri quadrati e movimenta benzina, gasoli e jet fuel. Il deposito è rifornito prevalentemente dalla raffineria Eni di Livorno, cui è connesso tramite due oleodotti, e svolge attività di stoccaggio e spedizioni tramite carico di autobotti.

Serbatoi e pensiline

Il deposito è dotato di 24 serbatoi, 10 pensiline di carico, palazzine uffici, portineria, sala pompe, impianti di trattamento acque e recupero vapori, presidi antincendio, impianti elettrici e strumentazioni varie.

La squadra operativa

La gestione delle operazioni di riempimento dei serbatoi e di carico delle autobotti viene effettuata tramite la supervisione della sala controllo. Il deposito è dotato di una squadra di emergenza interna individuata tra il personale operativo.

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