Malattia misteriosa dal Congo: primo caso italiano in Toscana? La spiegazione della Asl
L’azienda sanitaria spiega cosa è successo a una persona di 50 anni che lavora in Africa: «Non ci sono profili di rischio»
Sul caso del presunto caso in Toscana di paziente affetto dalla malattia misteriosa che sta creando morti in Congo, nel pomeriggio di domenica 8 dicembre è arrivato l’intervento della Asl Nord ovest.
(Le parole del ministero: «Possibile in Toscana il primo caso in Italia, facciamo verifiche»)
(Cosa sta causando la malattia misteriosa in Congo? Il racconto)
La nota
«In merito al paziente che è stato ricoverato all’ospedale di Lucca e proveniente dal Congo – scrive la Asl – l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest evidenzia che la struttura di malattie infettive, insieme a direzione sanitaria e ospedaliera e al dipartimento della prevenzione, ha effettuato un lavoro di verifica a 360 gradi sulla vicenda e non ci sono al momento profili di rischio. Un uomo italiano sui 50 anni è infatti rientrato a Lucca dal Congo, dove lavora, ma a quasi 500 chilometri dalla zona dove è stato documentato il focolaio oggetto d’attenzione da parte delle autorità sanitarie internazionali. Era stato ricoverato dal 22 novembre al 3 dicembre con febbre e anemia. Adesso sta bene, così come i suoi familiari. Quando era stato ricoverato non era ancora noto il focolaio emerso in Congo. Per scrupolo, dopo la sua dimissione – avuto notizia dell’attenzionamento delle autorità sanitarie nazionali ed internazionali rispetto al focolaio congolese – il paziente è stato richiamato per accertamenti e, come protocollo per sospette arbovirosi, per una questione di massima precauzione, è stato contattato l’Istituto Superiore della Sanità per l’eventuale invio di campioni di sangue. Si è trattato – conclude l’Asl Nord Ovest – di un’azione precauzionale di verifica e approfondimento».