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Prato

La tragedia

«Sto male, aiuto»: Laura, la 28enne toscana e la madre morta per il monossido. L’ultimo sms al fidanzato


	Laura Chisciotti e il luogo della tragedia
Laura Chisciotti e il luogo della tragedia

La giovane era in provincia di Udine con la famiglia: il padre è in gravissime condizioni

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MONTEMURLO (PRATO). Una donna di 66 anni morta, il marito di 73 anni e la figlia di 28 anni ricoverati in gravi condizioni in ospedale per intossicazione da monossido di carbonio. È il bilancio della tragedia avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 dicembre notte in un’abitazione a Forni di Sopra, in provincia di Udine. La coppia di coniugi, originaria del luogo ma che vive da tempo a Pordenone, era rientrata per le vacanze di Natale. Con loro anche la figlia, che risiede in Toscana, a Montemurlo, in provincia di Prato.

Cosa è successo

L'allarme è scattato intorno alle 4, quando la 28enne ha iniziato ad avvertire conati di vomito e la sensazione di perdita di conoscenza. La ragazza ha scritto al compagno in Toscana, raccontandogli quanto stava avvenendo. Quest'ultimo ha chiamato il numero unico per le emergenze della Toscana, dal quale è partita la segnalazione alla Centrale operativa Sores Fvg. Gli operatori hanno contattato la ragazza, che è stata subito invitata a lasciare l’abitazione mentre i sanitari accorrevano sul posto insieme a Vigili del fuoco e Carabinieri. All'arrivo dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Forni di Sopra e Tolmezzo in via Tiviei, i genitori della ragazza erano ancora all'interno dell'appartamento al primo piano dell'edificio.

La tragedia

Entrati nell'abitazione indossando gli autorespiratori, i vigili del fuoco hanno trovato la donna, Patrizia Pontani, 66 anni, già priva di vita. Il marito, Maurizio Chisciotti, 73 anni, è stato invece trovato vivo, ma in gravissime condizioni. Immediatamente intubato, è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Cattinara a Trieste. Anche la figlia Laura è stata portata in ospedale, anche lei in codice rosso. I primi accertamenti compiuti dai carabinieri e dai vigili del fuoco all’interno dell’abitazione, nel frattempo messa in sicurezza, fanno propendere per un malfunzionamento della caldaia che potrebbe aver sprigionato il monossido di carbonio risultato fatale alla 66enne. 

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