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Le streghe “sfrattate” dal prete: nel borgo-gioiello della Maremma scatta la protesta delle ballerine


	L'ingresso della festa a Montemerano
L'ingresso della festa a Montemerano

A Montemerano il ballo tradizionale cadeva il giorno dei morti. È stato spostato dalla piazza della chiesa. Proteste e assemblea delle ballerine

04 novembre 2024
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MONTERANO. In concomitanza con la festa di Ognissanti le “ streghe” non possono ballare di fronte alla chiesetta di Montemerano. Gli altri giorni sì. Con questo argomento il parroco della deliziosa frazione mancianese ha chiesto alla Proloco di spostare il tradizionale “ballo delle streghe” che da 15 anni a questa parte conclude la “Festa delle Streghe”. Un appuntamento che i paesani si sono inventati per fare un po’di festa e attrarre i turisti che in autunno frequentano gli agriturismi delle colline del Fiora e le vicinissime terme di Saturnia. Idea che evidentemente ha funzionato perché quest’anno, ad esempio, nei due giorni di festeggiamenti sono state circa 4.000 le persone che hanno frequentato il paesino di 300 abitanti, che è stato inserito anche fra i concorrenti a borgo più bello d’Italia.

Ma cos’è successo per dover spostare il ballo delle streghe dalla piazzetta della Chiesa al vicino Corso Italia, di fronte al panificio del paese? «La festa delle streghe, nata per creare un’occasione di socializzazione nella quale coinvolgere gli abitanti di Montemerano – spiega la presidente della Pro Loco, Benedetta Giacolini – si tiene nell’ultimo weekend del mese di ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween, che quest’anno è andato a coincidere di fatto con la celebrazione dei morti e di Ognissanti. Per questo il parroco ci ha chiesto di non svolgere nella piazzetta antistante la chiesa quello che abbiamo chiamato il ballo delle streghe, che sabato sera ha concluso i festeggiamenti. Era già successo nel 2019 per lo stesso motivo. E, d’altra parte, la collaborazione con la parrocchia è sempre stata stretta, tanto è vero che ci viene messa a disposizione una stanza. Si è trattato solo di un gesto di rispetto per un’attenzione che ci era stata richiesta».

Questa scelta, tuttavia, ha suscitato più di un malumore fra le ragazze che contribuiscono all’organizzazione della manifestazione, costruita su una curatissima scenografia che ruota proprio sul ruolo delle streghe e la simbologia anche contemporanea che ad esse viene associata. Il fatto che il “sabba”, leggendario ritrovo di streghe e stregoni che si dedicavano a festeggiare riti magici e Satana – che a Montemerano si conclude con un ballo al suono della Pizzica salentina – non si sia potuto tenere nella suggestiva piazzetta antistante la chiesa non è stato preso per niente bene. Tanto è vero che per protesta è stato installato uno striscione con su scritto “Donne, vita e libertà”. A sottolineare polemicamente che non si possono addurre motivazioni di natura religiosa per condizionare lo svolgimento di una manifestazione pubblica. Insomma, anche a Montemerano, si combatte una piccola battaglia nell’ambito della grande guerra tra vecchio e nuovo che avanza: tra la versione commerciale dell’anglosassone Halloween e la tradizione cattolica.

Metafora dello scontro tra maschilismo ed emancipazione femminile. “Tremate, tremate, le streghe son tornate!”, direbbe qualcuno.

 M. F.

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