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Aeroporto di Pisa, a che punto è la ristrutturazione? I tempi e gli obiettivi dei lavori

di Danilo Renzullo
Il cantiere del nuovo terminal passeggeri all’aeroporto di Pisa (Foto Muzzi)
Il cantiere del nuovo terminal passeggeri all’aeroporto di Pisa (Foto Muzzi)

Un piano da 70 milioni di euro per rafforzare la crescita

03 novembre 2024
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PISA. I primi effetti – almeno visivi – di quella che sarà una sorta di rivoluzione strutturale si materializzeranno il prossimo anno, quando accanto al terminal del Galilei inizierà a sorgere una nuova struttura da 7.100 metri quadrati. Un edificio “volano”, che al termine del piano da circa settanta milioni di euro messo in campo da Toscana Aeroporti andrà a “fondersi” con il vecchio terminal, entro l’autunno 2026, rinnovato, riqualificato ed ampliato.

L’obiettivo, per l’aeroporto pisano, è un ulteriore salto di qualità: una crescita strutturale, con un terminal che crescerà di circa il 28 per cento, passando dagli attuali 39.500 ai futuri 50.600 metri quadrati, che diventerà sinonimo anche di una maggiore capacità di accoglienza (fino a sette milioni di passeggeri l’anno).

Dopo lo stop di agosto – imposto per non intralciare il via vai passeggeri nel mese di punta del traffico aeroportuale – sono ripresi e proseguiti secondo il cronoprogramma i cantieri (inaugurati a giugno) per la realizzazione del nuovo terminal dello scalo pisano. Ridotto rispetto alle ipotesi progettuali del periodo pre-Covid (quando era stato previsto un terminal da 63mila metri quadrati), ma comunque in grado di rispondere ad una crescita di traffico che dal post-pandemia non si è mai arrestata. Diviso in tre fasi, il progetto porterà nell’arco di un anno alla costruzione del nuovo edificio che, nel prossimo futuro, diventerà il nuovo terminal degli arrivi (al primo piano ospiterà anche un impianto fotovoltaico che consentirà di alimentare la struttura con energia autoprodotta) rivoluzionando accessi e percorsi e adeguando lo scalo pisano ai grandi aeroporti intercontinentali. Contrariamente a quanto avviene attualmente, arrivi e partenze saranno infatti separati, ospitati in due edifici diversi, ma integrati tra loro, con l’obiettivo anche di velocizzare la gestione dei flussi dei passeggeri e l’operatività dello scalo.

La seconda fase (undici mesi di lavori che partiranno nell’autunno 2025) prevede la ristrutturazione dell’attuale terminal arrivi (6.700 metri quadrati) e la riqualificazione del primo piano dello scalo (1.580 metri quadrati), creando un nuovo collegamento verticale, una sala vip e una hall di controllo dei passaporti. Al termine dell’intervento di ristrutturazione, l’edificio ospiterà solo le operazioni di partenze. La terza e ultima fase prevede invece il restyling dell’attuale area adibita alle partenze (3.680 metri quadrati) e l’ampliamento dell’area commerciale. Un progetto che punta ad innovare e a diversificare i flussi di viaggiatori, ma soprattutto a far crescere ulteriormente il numero di passeggeri che negli ultimi mesi ha raggiunto nuovi record.


 

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