Matematica, inglese e latino: così la scuola diventa pop con le star dei social all’Internet Festival – Video
A Pisa ecco l’incontro “Le generazioni insegnano-Dai social alle aule e ritorno” tra consigli e tante curiosità con quattro super personaggi
PISA. Diciamolo: spesso – per varie ragioni – dei social si evidenziano soltanto i lati negativi. Ad approfondire allora quella che è invece la loro complessità – rischi, difficoltà e opportunità compresi, è ovvio – ecco “Le generazioni insegnano – Dai social alle aule e ritorno”, conferenza tra gli appuntamenti dell’Internet Festival di Pisa che si concluderà domenica 13 ottobre.
L’evento e i temi
A condurre la conferenza Gaia Contu, divulgatrice (anche sui social) e dottoranda al Sant’Anna, sul palco del teatro nuovo di Pisa, di fronte agli studenti delle scuole superiori, con Beatrice Flammini (sui social ProsopoBea, con una laurea in lettere classiche), Norma Carletti (Norma’s Teaching, seguitissima per le sue lezioni d’inglese, con oltre 900mila follower) ed Elia Bombardelli (docente di matematica, “star” della materia su YouTube).
Tutti e quattro giovani che hanno portato sulle piatteforme social – e sul web, più generalmente – le loro conoscenze (tante) nelle rispettive materie d’indirizzo, rendendo così scienza, matematica, inglese e le lingue classiche e antiche un fenomeno quasi pop, con un approccio diverso.
I social
E allora, durante la conferenza, si parte con un qr code per interagire (palco-pubblico) e con la domandona: quali sono i social maggiormente utilizzati dai ragazzi presenti al teatro (tra i 16 e i 18 anni, all’incirca): Instagram, WhatsApp, YouTube e TikTok appaiati e poi, in coda, Facebook. Questa la classifica che emerge dalla sala.
Le domande
Poi – visti i protagonisti sul palco d’altronde – l’altra inevitabile domanda. “Quale materia odi di più fra matematica, latino, inglese e filosofia?”. Con matematica che stacca, per pochi voti, il latino. «Ma matematica vi accompagnerà sempre, a partire da molti corsi universitari: ha implicazioni ed effetti in vari campi, sembra poco concreta inizialmente, ma vedrete che è molto appassionante (e importante)», assicura e precisa subito Bombardelli.
Potenzialità e haters
Poi la riflessione-dibattito scivola, come detto, sul vasto mondo social, alternandosi alle curiosità – molte – degli studenti: «Sono fiduciosa del potenziale di questi strumenti: oggi si guarda meno la tv e i social sono strumenti che permettono, a chi vuole, di approfondire molti temi. Aspetti negativi? Vero, ma sappiate anche che gli adulti si lamentano dei più giovani fin dall’antichità», suggerisce Flammini che di storia dell’antichità s’intende parecchio.
Intelligenza artificiale – altro tema centrale dell’appuntamento e del festival – e “fenomeno hater” sui social sono altri due macro-argomenti: «Ricordate sempre: dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona vera, umana: l’architettura dei social sembra fatta per de-umanizzare, soprattutto quando ci sono profili con tantissimi follower, ma dietro ci sono persone reali», sintetizza Contu. “Che consiglio date a chi vuole iniziare a postare?”, spunta in chiusura tra le domande: «Siate spontanei», la risposta.