Il Tirreno

Toscana

Il caso

Commando assalta calzaturificio vip: in quanti hanno agito e perché il colpo è fallito

di Marco Sabia
Massimiliano Potenza, uno dei soci del “Freeland"
Massimiliano Potenza, uno dei soci del “Freeland"

Fucecchio, i titolari: l’allarme ha fatto il suo dovere, siamo al lavoro per sistemare tutto

12 ottobre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





FUCECCHIO. Gli occhi stanchi di chi è stato svegliato nel bel mezzo della notte dalla chiamata delle forze dell’ordine, per sapere chi avesse provato a disattivare l’allarme. E la scoperta, pochi minuti dopo, della devastazione lasciata da una banda di ladri molto organizzata, tra l’altro con la beffa di non riuscire ad arrivare sul posto perché gli stessi malviventi avevano bloccato tutte le strade di accesso.

Massimiliano Potenza, uno dei tre storici soci del Freeland, prova a raccontare sicuramente la nottata più brutta da quando fa questo lavoro: «Avevamo già subito dei furti, ma mai con questo dispiegamento di forze e con tutti questi danni. Abbiamo ricevuto delle chiamate di allarme e arrivando qua abbiamo trovato tutto bloccato con dei furgoni intraversati. I danni strutturali sono importanti ma stiamo cercando di capire anche cosa manca». Potenza ha aggiunto che dalle telecamere si vedono circa 25-30 persone in azione. E che la scena anche solo arrivare sul posto è stato quasi impossibile: «Abbiamo trovato tutto sfondato, i cancelli buttati a terra da mezzi che sono finiti anche dentro il laboratorio».

Per tutti gli altri soci è stata allo stesso modo una giornata da dimenticare: la famiglia Tiezzi, che si trovava in Sardegna per una breve vacanza, ha fatto velocemente ritorno a Fucecchio per appurare coi propri occhi la gravità di quanto successo. Rimane l’incredulità per quanto accaduto, perché all’interno c’erano sì scarpe di pregio ma non oro oppure oggetti preziosi, che si potevano rubare in pochi istanti facendo schizzare alle stelle il valore del bottino: «Siamo senza parole – ha aggiunto un altro socio, Claudio Tiezzi – è stato un colpo duro ma il sistema d’allarme ha fatto il proprio dovere: nel male di una vicenda del genere è andata quasi bene. Ci vorrà del tempo per fare la conta dei danni e sistemare tutto ma siamo all'opera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Italia Mondo
La sentenza

Rigopiano, la Cassazione conferma la condanna per l’ex prefetto: nuovo processo per i dirigenti assolti

Sportello legale