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Sguardo al futuro

Carne “coltivata”, bistecche in 3D e “nanofood”: all’Internet Festival le nuove frontiere del cibo (e del gusto)

di Luca Barbieri

	Luca Cantone e una bandiera dell'Internet Festival (foto Muzzi/Teta)
Luca Cantone e una bandiera dell'Internet Festival (foto Muzzi/Teta)

A Pisa la conferenza all’interno della manifestazione: «Impatto forte, lo sappiamo, ma bisogna superare l’impasse e cercare di capire»

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PISA. Cibo del futuro (prossimo, probabilmente) o si può dire già del presente? Dalla carne stampata in 3D a quella “coltivata” fino alla tracciabilità quando si parla di cacao e caffè grazie alla tecnologia. E che dire allora delle prime realtà «che stanno lavorando a un prodotto con birra e vino, insieme». Intelligenza artificiale, robotica, tecnologia, diritto, regolamenti e... cibo, che poi è, se vogliamo, un po’ il lato pop-culturale. E le nuove frontiere, parlando di cibo e innovazione, arrivano al centro dell’edizione numero 14 dell’Internet Festival di Pisa, ieri – 11 ottobre – al suo secondo giorno con la conferenza “Le nuove generazioni del cibo e del diritto”.

La carne in 3D

«Durante la prima lezione di diritto alimentare, una mia docente ci disse: “Neanche il pomodoro prima era considerato un prodotto naturale, adesso lo è”. Ed è un po’ la reazione che abbiamo noi oggi quando invece sentiamo parlare di carne stampata in 3D e-o coltivata, oppure di insetti in vendita. Sicuramente un impatto forte, ma bisogna superare l’impasse e cercare di capire, rispettando i criteri di sostenibilità e rispetto per il consumatore», spiega Luca Cantone, organizzatore dell’evento, nonché relatore dell’intervento "La tecnologia e il diritto al servizio della sostenibilità: il caso del cacao".

«La carne in 3D? Stampata, viene messa una proteina vegetale: ho studiato al momento versioni di origine vegetale (vegetariana e vegana), poi vengono messi degli enzimi che replicano il sapore della carne a cui siamo maggiormente abituati. Un prodotto, questa è l’intenzione, che possa rendere maggiormente sostenibile la filiera. E nel mercato è già presente», riprende Cantone, esperto in diritto agro-alimentare che poi è il fil rouge, insieme all’innovazione e alla tecnologia, che "lega" insieme il resto degli ingredienti del dibattito.

Dal caffè al “nanofood”

C’è di più, infatti. Cacao, caffè, vino - e altre bevande alcoliche - fino al tema del nanofood e, di nuovo, della carne coltivata: "Nuovi alimenti" nelle diete di oggi e di domani, titolo dell’intervento del docente dell’Università di Pisa, Luca Leone, che aggiunge sulla carne "coltivata": «Quella, cioè, prodotta con tecniche di ingegneria tissutale, con una riproduzione cellulare o anche da tessuto scheletrico. Mentre per "nanofood" intendiamo alimenti coltivati, prodotti o confezionati utilizzando tecniche e strumenti afferenti al settore nanotecnologico; alimenti addizionati con nanomateriali ingegnerizzati», spiega il docente.

E ancora. Caffè e tecnologia (con Silvia Rolandi), il grano (con Cecilia Rasetto) e il mondo degli alcolici (con Andrea Saba): così si entra in quella «officina di sperimentazione», fatta, spiega Saba, assistente di ricerca al Sant’Anna, «di vino dealcolato, birra artigianale e chi sta sperimentando anche un prodotto tra vino e birra in quella officina della sperimentazione che mette insieme il settore con l’innovazione», conclude.

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