Elba, ordinanza “anti-accampamenti” sulla spiaggia libera: stop alle tende, ok solo a ombrelloni di misura ridotta
Capoliveri: la battaglia del sindaco contro l’odiosa pratica delle “spiagge apparecchiate” ha compiuto ufficialmente un nuovo step
CAPOLIVERI. Non vi stupite se vedrete sulla spiaggia un agente della polizia municipale o un militare della guardia costiera aggirarsi tra gli ombrelloni con un metro in mano. Non è il caldo che gioca dei brutti scherzi.
L’ordinanza-ombrellone
È solo che all’Elba - in particolare nelle spiagge gioiello del comune di Capoliveri – la battaglia contro l’odiosa pratica delle “spiagge apparecchiate” ha compiuto ufficialmente un nuovo step. Dalla lotta all’ombrellone selvaggio, infatti, si è passati al giro di vite contro i maxi ombrelloni. Il motivo? Ha a che fare con la decisione assunta dalla giunta comunale guidata dal sindaco di Capoliveri Walter Montagna che, in queste ore, ha dato mandato ai propri uffici di apportare una modifica sostanziale al testo dell’ordinanza balneare di disciplina delle attività esercitabili sul demanio marittimo. In particolare ad essere modificato è il diametro massimo degli ombrelloni utilizzabili nei tratti di spiaggia libera: da 2,50 metri a 1,80 metri.
Stop alle tende
Insomma, stop ai maxi ombrelloni e non solo, come si legge nel nuovo testo del comma 5 dell’articolo 3 dell’ordinanza balneare del Comune: è vietato, infatti, «campeggiare con roulotte, camper, tende da campeggio o alte attrezzature simili. Sono vietati sistemi ombreggianti con diametro superiori a 1,80 metri lineari, compresi eventuali tiranti che comunque non devono ostacolare il libero transito delle persone e sempre che tali tendaggi non vengano posizionati a ridosso del bagnasciuga, ma nella parte a monte della spiaggia, in modo tale da non occultare la vista degli altri bagnanti».
Il motivo delle regole
Insomma a Capoliveri anche se la spiaggia è libera non è per questo priva di regole. È quello che pensa il sindaco Walter Montagna che spiega il motivo della modifica all’ordinanza balneare. «Ci sono pervenute segnalazioni dalle nostre spiagge, in particolare quelle più frequentate dai bagnanti come Lacona e Barabarca, giusto per citarne alcune – racconta il sindaco – in alcuni casi i bagnanti mettono in piedi dei tendaggi che sembrano dei veri e propri accampamenti, quando si può trovare il modo di stare all’ombra senza occupare tutto quello spazio. Insomma, riteniamo che ci voglia buon senso e rispetto anche per gli altri bagnanti. Per questo siamo intervenuti». Spetterà agli agenti della polizia municipale e alla guardia costiera vigilare sul rispetto della norma compresa nell’ordinanza balneare il cui testo è stato aggiornato. Le sanzioni sono quelle previste dal Codice della navigazione e dall’articolo 7-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 , con sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 a 500 euro.
Le “apparecchiature”
All’Elba le spiagge sono una risorsa straordinaria. E, nei tratti ancora non occupati da stabilimenti privati, trovare posto per asciugamano e ombrellone, può trasformarsi in una caccia al tesoro, in particolare nelle località più gettonate come Lacona, Fetovaia o Capobianco. Una corsa che, spesso, inizia la mattina all’alba e si attua con pratiche non consentite. Dalle prime file apparecchiate dalla sera precedente, a seggioline e sdraio già posizionate fin dalla prima mattina. Da qualche anno l’attenzione dei Comuni e della guardia costiera è forte, come dimostrano i numerosi sequestri di attrezzature da mare. Quindi occhio all’ombrellone. E, a Capoliveri, non fate scorpacciate di ombra.