Il Tirreno

Il caldo non molla. E la Toscana si prepara ad almeno un’altra settimana di temperature sopra i 35 gradi. «In alcune zone, addirittura, si potrebbero toccare i 40 gradi nel fine settimana del 10 e 11 agosto». A parlare è il direttore del Consorzio Lamma, l’ente che monitora l’andamento climatico sulla Toscana per conto della Protezione civile regionale, Bernardo Gozzini. L’ondata di calore, dunque, non è finita. Anzi. Ma andiamo con ordine, grazie all’analisi degli esperti che illustrano cosa dobbiamo aspettarci fino al ferragosto. 

Afa e notti insonni: la situazione

La prima settimana di agosto 2024, in modo particolare, si sta contraddistinguendo per una fastidiosa sensazione di afa notturna. «In Toscana – spiega il direttore del Lamma – si fa fatica a scendere sotto i 23 gradi durante la notte. Questo perché sulla regione insiste un flusso di correnti da ovest che contribuiscono a innalzare il livello di umidità, portando della debole nuvolosità notturna, che nelle ore centrali del giorni si trasforma in sistemi più organizzati che possono causare rovesci passeggeri soprattutto nelle zone appenniniche». Ma da venerdì 9 agosto la situazione cambierà. E non è esattamente una buona notizia per chi non sopporta il caldo. 

Il rinforzo dell’anticiclone

«Da venerdì 9 agosto – dice ancora Bernardo Gozzini – le correnti da ovest spariranno sulla Toscana, lasciando spazio a un rinforzo dell’anticiclone. Questo significa che avremo temperature massime più alte di un paio di gradi, e quindi che nelle zone interne, specie nelle province di Firenze, Pistoia, Prato – si potranno toccare i 40 gradi tra sabato 10 e domenica 11 agosto». Si respirerà un po’ di più, invece, sulla costa. «Nelle località costiere le temperature massime non andranno oltre i 33-34 gradi. Farà comunque molto caldo, anche durante la notte», dice Gozzini. 

Quando finisce il caldo?

Ma il caldo quando finirà? «Al momento non ci sono segnali di una rottura vera e propria dell’anticiclone, quindi siamo destinati a combattere con le alte temperature almeno fino a ferragosto, dopodiché la situazione potrebbe cambiare – prosegue il direttore del Lamma –, anche se è troppo presto per spingersi in una previsione vera e propria».