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C’è una pastiglia per tutto: difendiamo i ragazzi dall’abuso di farmaci

di Enzo Brogi
C’è una pastiglia per tutto: difendiamo i ragazzi dall’abuso di farmaci

Un approccio integrato e collaborativo tra famiglie, scuole e istituzioni, compresa la Regione, potrà contrastare efficacemente questo fenomeno

22 luglio 2024
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Incontro Lorella sul treno per Livorno. È una giovane donna con in mano un libro della Sellerio. Stavo raggiungendo la direzione de “Il Tirreno” e avevo iniziato ad appuntare alcune cose, sull'abuso dei farmaci, per la mia rubrica domenicale. Le chiedo del libro, le dico dei miei appunti.

Una conversazione che le ricorda una sua amica insegnante, Anna, di cui si sente di parlarmi. «Eravamo in un ristorante sushi, quelli fuori dal centro di Firenze più accoglienti e meno rumorosi. Le raccontavo della mia giornata trascorsa male: qualche disguido con i vicini di casa, incertezze sul lavoro, ansie per la salute di mia madre che attraversa un momento complicato. Anna, mi ascoltava, ma ad un certo punto ha aperto la borsetta e mi ha offerto una pastiglia di Xanax. Come fosse una caramella! Mi ha detto di non stupirmi, che ormai era come una coperta di Linus e che non può più farne a meno.

Insomma, appena si sente giù, magari un po' depressa, prende una magica pastiglia che la tira su e tutto riparte. Non sono riuscita ad accettare, ovviamente ho rifiutato». Il fenomeno dell’automedicazione sta diventando dilagante. È spaventoso l’uso disinvolto e inconsapevole dei farmaci, da parte soprattutto degli adolescenti.

Quante volte nei dibattiti, magari parlando della cannabis terapeutica, porto avanti lo stesso discorso: «Abbiamo bisogno di dormire? Ingeriamo pastiglie. Dobbiamo stare svegli Ingeriamo pastiglie. Un maggiore vigore sessuale? Sei depresso? Ancora pastiglie. Vuoi dimagrire o avere più tono muscolare? Sempre pastiglie. Siamo il paese in Europa più impastigliato, soprattutto di psicofarmaci e poi abbiamo messo fuorilegge un’erba medica!».

Un recente studio, della Iard, ha evidenziato che i giovani ricorrono ai farmaci, senza consultare medici o genitori, quando avanza un senso di tristezza immotivato, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari o insonnia. Elevato l'abuso del paracetamolo, che spesso confonde il confine tra l'uso per curarsi e quello per stare meglio, portando a condizioni di dipendenza. Ma i giovani assumono farmaci in modo improprio anche per la ricerca di nuove esperienze e sensazioni. Sono attratti dagli effetti euforici e allucinogeni di certi sciroppi antitosse a base di codeina, per non parlare poi dell’abuso di stimolanti. Pure l'ossessione per l'aspetto fisico spinge a ricorrere a lassativi per perdere peso o anabolizzanti per aumentare la massa muscolare. Le case hanno capienti armadietti zeppi di farmaci per l’automedicazione. L'uso improprio è certamente un fenomeno complesso e preoccupante. Un approccio integrato e collaborativo tra famiglie, scuole e istituzioni, compresa la Regione, potrà contrastare efficacemente questo fenomeno. È essenziale promuovere maggiore consapevolezza sui rischi associati all'abuso di farmaci, nonché implementare strategie di prevenzione ed educazione sanitaria per proteggere la salute degli adolescenti.


Enzo Brogi è attivista per i diritti e scrittore

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