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L’assistenza sanitaria anche ai senzatetto è una scelta di civiltà


	Enzo Brogi a destra
Enzo Brogi a destra

La proposta di legge di Furfaro

16 luglio 2024
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Ecco le riflessioni dei lettori pubblicate sull’edizione cartacea di domenica 14 luglio, nella pagina dedicata al filo diretto con il direttore de Il Tirreno, Cristiano Marcacci. “Dillo al direttore” è l’iniziativa che permette alle persone di dialogare direttamente con Cristiano Marcacci, attraverso il canale WhatsApp (366 6612379) e l’indirizzo mail dilloaldirettore@iltirreno.it.

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di Enzo Brogi

Qualcuno si ricorderà di Omero, del suo cane Buccia e del suo camper non errante, ma parcheggiato a Firenze per un lungo periodo nel piazzale antistante la Rai. Omero era aiutato dal vicinato, dai dipendenti della televisione, dal gestore del bar non troppo lontano. Con il recupero dei giardini e l’inaugurazione con sindaco, vescovo e ministro, il carroattrezzi spostò la sua casa mobile per una nuova sistemazione. In passato faceva il cuoco di primo livello, poi un ictus, il coma, la perdita della mano destra, e il conseguente passaggio da chef a barbone, senza fissa dimora. Il passo è stato breve, l’assistenza sanitaria smarrita assieme al lavoro, la casa e la sua condizione di visibile. Il suo camper sempre più malridotto ed inamovibile il suo precario tetto. Certamente i servizi sociali del Comune avranno tentato di occuparsi di lui ma, talvolta, rifiutare gli aiuti è una forma inconscia di difesa per proteggere la propria dignità.

E ancora in via Cavour, con il restyling del grande marciapiede ed il cammino impreziosito dalla imberbe piantagione di aranci, ecco “sfrattato” anche Dimenticato, un giovane con problemi di deambulazione che stazionava poco oltre il Teatro della Compagnia. Ma lui, dopo il completamento dei lavori, ha riconquistato la posizione. Potremmo continuare, perché sono centinaia coloro che per varie e disperate ragioni della loro vita si trovano senza fissa dimora né lavoro, e con condizioni sanitarie precarie.

Nonostante le strutture sociali del Comune e le associazioni di volontariato aiutino gli invisibili della città, la maggioranza dei senza dimora incontrano i medici solo quando vengono raccolti dalle ambulanze per il pronto soccorso. Sì, anche perché pochi sanno che chi è talmente povero da non avere un tetto non ha neppure il diritto ad un medico, né di accedere ai Sert, ai consultori o ai centri di salute mentale.

Una situazione che viola l’articolo 32 della Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Adesso, l’ottima proposta del deputato toscano Marco Furfaro del Pd, approvata all’unanimità alla Camera dei deputati, prevede l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora. Il testo, che ora passerà all’esame del Senato, avvia una sperimentazione che consentirà ai senzatetto di iscriversi nei registri delle Asl per avere un medico di famiglia o un pediatra per i minori. L’iniziativa coinvolgerà anche la città di Firenze.

«Questa legge – ha dichiarato Furfaro – cambierà in meglio la vita di tante persone. Parliamo anche di padri di famiglia che si separano e finiscono a dormire in macchina, donne vittime di violenza che scappano di casa e vivono da amici, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada».

Insomma, il camper di Omero potrà lasciare i parcheggi e mettersi in viaggio: verso una fondamentale inclusione sanitaria, verso la garanzia di diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale.

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