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Clima e percezione

Toscana, la Primavera 2024 è stata la più calda degli ultimi 70 anni. E se non vi è sembrato c’è un perché (c'entrano le rane bollite)

di Libero Red Dolce
Toscana, la Primavera 2024 è stata la più calda degli ultimi 70 anni. E se non vi è sembrato c’è un perché (c'entrano le rane bollite)

Lo sopportiamo poco e ce ne lamentiamo eppure non ci accorgiamo che va sempre peggio. E le conseguenze sono disastrose

06 luglio 2024
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Fra percezione e dati, spesso, quando si parla di clima, si fa confusione. Una divergenza tra ciò che si avverte e ciò che si registra che è alla base di equivoci molto dannosi per il pianeta. Per esempio: avreste detto che la primavera appena passata, quella del 2024, è stata la più calda in Toscana degli ultimi 70 anni (dal 1955)? Probabilmente no. Eppure è così: viene solo dopo a quella del 2007. Lo dice il “Report meteo-climatico Primavera 2024” del Consorzio Lamma (qui il link al report completo). “L'anomalia di temperatura relativamente alle 4 stazioni meteorologiche di Firenze, Arezzo, Grosseto e Pisa è stata di +1.2 °C, rispetto al periodo 1991-2020. L'andamento nel trimestre è stato piuttosto altalenante: al terzo marzo più caldo dal 1955 (anomalia di +1,9 °C), è seguito l’ottavo aprile più caldo (con +1.1 °C) ed un mese di maggio in media o “solo” leggermente più caldo del normale (anomalia +0.5 °C, quindicesimo più caldo)”. E si pensi che in Italia è stata la seconda primavera più calda dal 1800 e in Europa addirittura della temperatura media per la stagione primaverile più alta mai registrata. E allora come mai molti non la pensano così?

Il principio della rana bollita

Si tratta di un principio piuttosto conosciuto in sociologia, detto della “rana bollita”. Lo utilizzò, tra gli altri, il filosofo e linguista Noam Chomsky per descrivere la capacità degli umani di adattarsi a situazioni sgradevoli e pericolose per loro stessi senza combattere ma abituandosi.  metafora della rana bollita racconta di una rana che viene messa in una pentola d'acqua fredda, la quale viene poi riscaldata lentamente. Poiché il riscaldamento è graduale, la rana non si accorge del cambiamento della temperatura dell'acqua e non cerca di scappare. Alla fine, l'acqua raggiunge il punto di ebollizione e la rana muore bollita. Se, invece, la rana fosse stata messa direttamente in acqua bollente, sarebbe immediatamente saltata fuori per salvarsi.

Una stagione più piovosa del solito...

Partiamo dalle piogge. Scrive il Consorzio Lamma: “ Dal punto di vista delle piogge la primavera è stata piuttosto abbondante, eccezionalmente nel nord Italia. In Toscana è stata complessivamente una primavera più piovosa del normale (+39% di anomalia) con precipitazioni abbastanza ben distribuite a livello spaziale e temporale. Maggiori surplus di pioggia sul Nord-Ovest, +49% sulle province di Massa, Lucca e Pistoia, a seguire sulle zone centrali della regione (+38%) e sul grossetano (+33%). Se dal 2000 in poi i giorni molto caldi sono il doppio rispetto a quanti se ne contavano nel periodo 1961-1990, sono invece dimezzati quelli molto freddi che sono poco meno della metà rispetto al 1961-1990. Per contro si sono dimezzati quelli molto freddi.

...e il problema della percezione

L’altra spiegazione sulla differenza tra percezione/realtà è tutta nella nostra testa. Ed è un fenomeno molto conosciuto tra chi si occupa di combattere gli apocalittici danni generati dal cambiamento climatico. Una ragione tutta psicologica. Prendiamo il caso di questo inizio di estate 2024: è opinione diffusa che si sia trattato di un periodo di più fresco rispetto a quanto ci si aspettava. Ecco, è proprio tutto qui. “Nonostante per molti in Toscana, soprattutto sopra il fiume Arno, le temperature sono state superiori alle media trentennale. Nonostante per molti non sia stato un inizio di estate così caldo”, spiegano gli esperti del Lamma nel loro video sul “Primo bilancio dell’estate”. “La nostra percezione in questi ultimi anni così caldi si è spostata: anche se questo giugno ha fatto rilevare valori più alti della media, la percezione comune è che sia stato fresco”. Insomma, il caldo degli scorsi anni ci ha “riprogrammato” la mente. E ora sono cambiati i nostri parametri di valutazione. In peggio.

Più giorni caldi che freddi

Nel trimestre primaverile hanno di gran lunga prevalso i giorni con temperatura sopra media rispetto a quelli con temperatura inferiore (in particolare 49 giorni con anomalia superiore a 1 °C e 14 giorni con anomalia inferiore a -1 °C). Il giorno dove lo scarto positivo è più marcato è stato il 13 aprile (6.1 °C sopra la media), mentre il 23 aprile quello con la maggiore anomalia negativa (4.2 °C sotto la media).. In generale marzo è stato il mese con le anomalie e la media temperatura mensile più alta, seguito da aprile e maggio. “I giorni molto caldi sono raddoppiati rispetto a quelli che si contavano nel periodo 1961-1990", scrivono nel report Lamma per quanto riguarda la Toscana.

Il ruolo di El Niño

Si spiega sempre nel report: “Negli ultimi 10 mesi, El Niño ha contribuito all’incremento delle temperature globali, e al raggiungimento di numerosi record storici, compreso quello di maggio 2024. Anche durante la primavera 2024 El Niño, seppure in attenuazione, ha svolto un ruolo determinante sulle forti anomalie termiche positive a livello globale. Sono infatti molto limitate le aree con anomalie neutre o negative, tra le quali figurano la Russia occidentale, la Patagonia, la parte occidentale del nord America e l’Australia. Protagonisti ancora una volta i blocchi anticiclonici alle medie latitudini, la cui persistenza è molto verosimilmente ricollegabile  all’intenso evento di El Niño”.

Meglio fidarsi dei dati: «Stop alle emissioni globali»

L'analisi del riscaldamento globale trova concorde la sostanziale totalità della comunità scientifica metereologica totale. E quindi una domanda urgente dobbiamo farcela, dato che nella pentola ci siamo già: come fare a evitare di morire bolliti? Riportiamo in conclusione le parole di Samantha Burgess, la vice direttrice del Copernicus Climate Change Service riportata nel report del Lamma. «Il clima continua ad avvisarci: negli ultimi 12 mesi sono stati battuti record senza precedenti, causati principalmente dalle nostre emissioni di gas serra e dall'evento El Niño nel Pacifico tropicale. Finché non raggiungeremo l'azzeramento delle emissioni globali, il clima continuerà a riscaldarsi, a battere record ed a produrre eventi meteorologici ancora più estremi. Se decidiamo di continuare ad aggiungere gas serra all'atmosfera, il 2023/2024 si presenterà presto come un anno freddo, in modo simile a come appare oggi il 2015/2016."

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