Cielo giallo (e gran caldo) in Toscana: quanto durerà il fenomeno che arriva dal Sahara
Salgono le temperature, fino a sfiorare i 40 gradi nella giornata di giovedì 20 giugno
Le previsioni lo avevano annunciato. E il cielo giallo è arrivato in Toscana. Nella mattina di mercoledì 19 giugno le polveri in arrivo dal Sahara hanno colorato i cieli della regione.
La causa
Il fenomeno è da ricondurre alle correnti meridionali che da mercoledì 19 giugno interessano la Toscana. Salgono le temperature, fino a sfiorare i 40 gradi nella giornata di giovedì 20 giugno, e in cielo arrivano le particelle di polvere del deserto del Sahara. Per questo motivo per un paio di giorni - mercoledì 19 e giovedì 20 giugno - il cielo sopra la Toscana avrà una colorazione lattiginosa. Aumenterà quindi anche il senso di afa.
Polvere e non sabbia
E' più corretto parlare di “polveri” e non di sabbia. Quest’ultima è infatti troppo pesante e grossolana (tra 0,1 mm e 2 mm circa di diametro) per essere trasportata fino alle medie quote troposferiche dai moti verticali e dai venti. Le particelle più minute, al contrario, se inserite in un flusso abbastanza intenso riescono a vincere la forza di gravità e possono percorrere migliaia di chilometri prima di depositarsi. Le polveri sahariane sono ricche di micronutrienti indispensabili sia per le piante (fosforo) che per gli organismi fotosintetici marini (ferro). I mesi in cui si ha la maggior frequenza di intrusioni sahariane sul centro-nord Italia e la regione alpina sono maggio, giugno e ottobre.
Quanto dura
Come spiega il Consorzio Lamma, ente che monitora l’evoluzione meteorologica sulla Toscana per conto della Protezione civile, “a partire da martedì 18 giugno la maggior parte del pulviscolo è concentrato tra i 2000 e i 3000 metri; mercoledì 19 giugno aumenta notevolmente la quantità di polvere stimata che inizia a raggiungere quote più basse; giovedì 20 giugno rappresenta il giorno di massima intensità, sia in quota che al suolo e a partire da venerdì 21 giugno inizia a diminuire, sebbene i valori siano ancora piuttosto elevati”.