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Meteo in Toscana, polvere dal deserto e 40 gradi: arrivano “cielo giallo” e caldo record – Video

di Tommaso Silvi

	A sinistra la mappa che indica l'ondata calda in Toscana; a destra il cielo giallo
A sinistra la mappa che indica l'ondata calda in Toscana; a destra il cielo giallo

Un flusso dall’Africa mette sotto scacco la regione: ecco i giorni in cui l’afa si farà sentire in modo più marcato

18 giugno 2024
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Chi ha già lavato l’auto può iniziare a disperarsi. Chi ha in programma di farlo, invece, attenda ancora un po’. Perché nel giro di qualche giorno potrebbe ritrovarla completamente ricoperta di polvere del deserto del Sahara. In Toscana, tra mercoledì 19 e giovedì 20 giugno, arrivano “cielo giallo” e 40 gradi. Un’ondata dal sapore africano investirà la regione. 

Grande caldo

Un promontorio di aria calda di matrice africana investirà la Toscana a partire da mercoledì 19 giugno, facendo schizzare le temperature sopra i 35 gradi. In molte zone si sfioreranno addirittura i 40 gradi. A fare il punto della situazione è il Consorzio Lamma, ente che monitora l’evoluzione climatica e atmosferica sulla regione per conto della Protezione civile della Toscana. «Tra mercoledì 19 e venerdì 21 giugno masse d’aria molto calda di origine desertica – spiega il Lamma – raggiungeranno l’Italia sospinte da intensi venti meridionali alle medie quote troposferiche (tra i 3000 e i 5000 metri)». 

Cielo giallo

Fino almeno a venerdì 21 farà molto caldo, come spiegato in precedenza. Ma il cielo non sarà sereno. Anzi, apparirà di colore giallastro a causa della polvere del deserto che sarà trasportata nell’aria dalle correnti meridionali. Il Lamma spiega: «Tale flusso, innescato dalla presenza di un profondo vortice depressionario sulla Penisola Iberica, trasporterà verso l’Italia e l’Europa centro-orientale ingenti quantitativi di polveri sahariane dando luogo ad un’intrusione di proporzioni anomale. L’estensione del fenomeno e le concentrazioni di polveri previste dai modelli di dispersione sono da ritenersi, infatti, inusuali. Tra venerdì 20 e sabato 21 giugno il vortice sulla Spagna si sposterà sulla Francia per poi portarsi sull’Europa orientale; il transito della perturbazione favorirà la rotazione dei venti ai quadranti occidentali mettendo fine all’intrusione di polveri desertiche sull’Italia e la Toscana».

La curiosità

Il Lamma poi analizza una curiosità: «Si deve parlare di “polveri” e non di sabbia. Quest’ultima è infatti troppo pesante e grossolana (tra 0,1 mm e 2 mm circa) per essere trasportata fino alle medie quote troposferiche dai moti verticali e dai venti. Le particelle più minute, al contrario, se inserite in un flusso abbastanza intenso riescono a vincere la forza di gravità e possono percorrere migliaia di chilometri prima di depositarsi. Le polveri sahariane – dice ancora il Lamma – sono ricche di micronutrienti indispensabili sia per le piante (fosforo) che per gli organismi fotosintetici marini (ferro). I mesi in cui si ha la maggior frequenza di intrusioni sahariane sul centro-nord Italia e la regione alpina sono maggio, giugno e ottobre. L’episodio previsto nei prossimi giorni sarà molto intenso, come possiamo vedere dalle mappe e dai grafici riportati di seguito. Le polveri contribuiscono all’aumento delle concentrazioni di PM10 sul territorio. A partire da martedì 18 giugno la maggior parte del pulviscolo è concentrato tra i 2000 e i 3000m. Mercoledì 19 aumenta notevolmente la quantità di polvere stimata che inizia a raggiungere quote più basse. Giovedì 20 giugno rappresenta il giorno di massima intensità, sia in quota che al suolo e a partire dal 21 inizia a diminuire, sebbene i valori siano ancora piuttosto elevati».

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