Il Tirreno

Toscana

L’inchiesta

Elba, abusi edilizi sulle spiagge gioiello: chi sono i 17 indagati e le accuse

di Gabriele Buffoni

	La spiaggia di Zuccale e un particolare dell'edificio abusivo (foto Giò Di Stefano)
La spiaggia di Zuccale e un particolare dell'edificio abusivo (foto Giò Di Stefano)

Sotto inchiesta anche il vicesindaco di Capoliveri: è uno dei geometri nel mirino. Per lui e altri tre anche l’accusa di corruzione. Nei guai pure un ex sindaco

13 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





ELBA. Il comune di Capoliveri si sveglia al suono delle sirene della finanza. L’arrivo delle fiamme gialle squarcia la tranquillità del paese, immerso in un caldo quasi estivo. La Finanza piomba a palazzo civico di prima mattina: poco dopo si scoprirà che il vicesindaco Leonardo Cardelli è indagato per corruzione, abusi edilizi e paesaggistici, falsità ideologica in concorso. Con lui sono indagati per corruzione anche Luigi Borriello (dipendente del catasto livornese) e Luca Rocchiccioli (geometra piombinese, interdetto dalla professione per 3 mesi). Mentre sull’imprenditore lombardo Marco Marzorati pendono le ipotesi di reato di corruzione, abusi edilizi e abusi paesaggistici. Ma l’inchiesta della Procura di Livorno non si ferma qui: ieri (venerdì 12) la guardia di finanza ha fatto un vero e proprio blitz in Comune a Capoliveri acquisendo documenti. E oltre ai 4 già citati risultano indagate dalla Procura altre 13 persone tra architetti, imprenditori edili e committenti di 7 manufatti in costruzione. Eseguiti – secondo gli inquirenti – senza le dovute autorizzazioni.

Il blitz

Le fiamme gialle risalgono viale Australia fermandosi davanti all’ingresso del municipio e dirigendosi nei locali occupati dall’ufficio tecnico. I capoliveresi ignorano cosa stia succedendo. «Sarà un controllo di routine», mormora qualcuno, facendo spallucce. Ma i militari hanno un mandato chiaro: acquisire la documentazione amministrativa su una serie di pratiche urbanistiche ed edilizie che interessano il territorio comunale. Nello specifico, 7 manufatti in costruzione lungo alcuni dei luoghi più belli della costa capoliverese (in località Vigne Vecchie, a Lido, sulla spiaggia dello Zuccale, in località Stecchi e in località Morcone). E per i quali è stato predisposto il sequestro. Tutto materiale utile ad approfondire quello che negli atti della polizia giudiziaria è definito come il “Sistema Capoliveri”, ovvero «una strategia – si legge nell’ordinanza del gip – allo scopo di consentire lavori edilizi omettendo di attivare controlli».

Il terremoto in Comune

Il blitz della guardia di finanza è un terremoto. Perché il primo nome sulla lista degli indagati – per il quale il giudice per le indagini preliminari di Livorno ha disposto la misura interdittiva del divieto di esercizio di attività professionali nel settore immobiliare per sei mesi – è proprio quello del vicesindaco Leonardo Cardelli.

Di professione geometra e ritenuto dal gip «punto di riferimento importantissimo» nelle complesse vicende tecniche affrontate dall’inchiesta. «Sono tranquillo – dichiara al Tirreno – tutto verrà chiarito nelle sedi opportune. Se penso a dimettermi? E per cosa? Si parla di indagini preliminari e sono fiducioso – ribatte – che tutto venga risolto. Nel frattempo ho la stima del sindaco e questo mi basta».

Ed è lo stesso primo cittadino di Capoliveri Walter Montagna a spezzare una lancia nei suoi confronti. «Non voglio nemmeno pensare a un problema politico – dichiara – io sono un garantista e prima di ogni cosa voglio vedere le carte. Politicamente per me non cambia niente».

Eppure la stessa inchiesta, per quanto scaturita da un esposto anonimo (nei fatti non utilizzato dalla Procura), si è basata nelle sue fasi iniziali sulle dichiarazioni raccolte dagli inquirenti in seno allo stesso municipio. In particolare dall’architetto Vincenzo Rabbiolo (l’ex responsabile di area tecnica del Comune) e da Ruggero Barbetti, ex sindaco e oggi membro del consiglio direttivo del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Tutti gli indagati

Anche il responsabile dell’area tecnica del Comune di Capolveri Federico Brugioni è indagato per abusi edilizi, paesaggistici e falsità ideologica. Stesse ipotesi di reato per Gemma Lavorgna, Roberto Eugeni, Raimund Kober, Maria Lorena Carmignani, Lio Baldoni, Luca Armenia, Gian Francesco Ballerini (committenti), Stefano Squarci (imprenditore edile), Marco Cardenti (architetto) e Giuseppe Linguanti (geometra), mentre sono indagati per abuso edilizio e paesaggistico Giselda Perego (progettista) e Paolo Ballerini (committente ed ex sindaco di Capoliveri). 


 

Primo piano
Il rapporto

In Toscana 140 femminicidi dal 2006: i dati choc dell'Osservatorio regionale

di Giulia Poggiali
Sportello legale