Il Tirreno

Toscana

I ritratti

Morti nel crollo del cantiere Esselunga: cosa sta emergendo sulle vite delle vittime


	Da sinistra: Luigi Coclite, Mohamed El Farhane, Taoufik Haidar
Da sinistra: Luigi Coclite, Mohamed El Farhane, Taoufik Haidar

Il toccante ricordo di un amico di Luigi Coclite: «Mi dicevi sempre, lascia questo lavoro che sei in tempo. Io fortunatamente l’ho lasciato». Macelleria apre una raccolta fondi per "i fratelli morti a Firenze"

17 febbraio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Ci sono speranze infrante, amori spezzati, figli rimasti senza un padre. Famiglie distrutte dal dolore. Passano le ore ed emergono i ritratti degli operai morti sotto le macerie del cantiere Esselunga di Firenze. C’è chi lavorava come muratore da sempre, chi lo faceva per poter spedire soldi a casa. Tutti uniti dallo stesso tragico destino, scandito da un’ora ben precisa: le 8,52 di venerdì 16 febbraio. È in quel momento che la vita delle famiglie di cinque operai è cambiata per sempre. Colpa di un errore? Colpa di un difetto di costruzione? Di sicuro c’è stato un problema di sicurezza. Una sicurezza che è mancata, come tante – troppe – altre volte. 

Luigi Coclite, 59 anni di Collesalvetti (Livorno), è stata la prima vittima ad essere individuata. Lascia la moglie e due figli. Un lettore, Amedeo Machi, ha scritto questo ricordo sulla nostra pagina Facebook: «Caro Luigi, quante serate abbiamo fatto insieme per via di questo lavoraccio. Mi dicevi sempre: lascia questo lavoro, che sei in tempo. Io fortunatamente l'ho lasciato. Te purtroppo non ci sei riuscito».

Come lui non ci sono riusciti altri tre colleghi, anche se ormai non c’è praticamente più speranza nemmeno per l'ultimo disperso. Vivevano tutti nel Bresciano, per la precisione a Palazzolo sull'Oglio: Mohamed El Farhane, marocchino di 24 anni, Mohamed Toukabri, marocchino di 54 anni, e Taoufik Haidar 43 anni. Haidar, in Marocco, lascia la moglie e due figli piccoli. Il disperso è Bouzekri Rahimi.

La macelleria Assalam di Laghlimi Jaouad, a Palazzolo, ha aperto una raccolta fondi per "i fratelli morti in Firenze" si legge sul cartello esposto all'interno del negozio.

Sangue sulle strade
Il ritratto

Elis e Jasmine, chi sono le due ragazze uccise dall’auto a Lido di Camaiore: tra pochi giorni avrebbero festeggiato il compleanno

Sportello legale