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L’agriturismo dove gli under 14 non sono ammessi, la titolare: «La “colpa” è di certi genitori, vi racconti alcuni casi»

L’agriturismo dove gli under 14 non sono ammessi, la titolare: «La “colpa” è di certi genitori, vi racconti alcuni casi»

La scelta dell’agriturismo “Il Chiassetto” tra Pisa e Lucca: «L’educazione la impartiscono loro, non è certo responsabilità dei bambini»

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PISA. «Bel posticino curato e ideale per rilassarsi e staccare». È una delle recensioni dell’agriturismo Il Chiassetto tra Pisa e Lucca. Una struttura in cui nelle info si dice chiaro chiaro che non sono ammessi gli under 14. Si legge: «Abbiamo fatto questa scelta perché non abbiamo aree riservate ai bambini o un servizio di baby-sitter o animatori che svolgano attività dedicate ai più piccoli. La nostra priorità è garantire ai nostri ospiti il relax e la tranquillità».

Una scelta che in Toscana più strutture stanno facendo. Maria Grazia Calvaruso racconta cosa c’è dietro la loro idea di ospitalità.

Qual è il motivo per cui il vostro agriturismo è riservato solo ad adulti?

«La nostra è una struttura in campagna, spesso si pensa che non ci siano pericoli ed invece non è così. Ci è capitato che i genitori non seguissero i figli e noi lo vivevamo con molta preoccupazione».

Da quanto tempo avete messo questa regola?

«Da due anni. Siamo aperti da 18 anni e per 16 anni abbiamo ospitato anche i più piccoli. Ma la piscina era monopolio dei bambini e gli altri ospiti erano costretti o a rinunciare oppure ad andare in orari in cui non c’erano bimbi».

Ci sono stati episodi spiacevoli?

«Ogni anno accadeva qualcosa. Cadere e scivolare era all’ordine del giorno. Abbiamo avuto addirittura un gruppo dalla Norvegia di una maleducazione sconvolgente. Defecarono in piscina, dovemmo disinfettare tutto, fu un incubo».

Ma i genitori cosa fanno...

«Spesso non dicono niente e non puoi essere certo tu a richiamarli. Gli altri clienti li vedevamo nervosi, magari non si lamentavano ma si capiva che mal sopportavano. Se i genitori quando i figli fanno rumore commentano con “cosa vuoi che sia”... L’educazione la impartiscono loro, non è certo responsabilità dei bambini. Allora meglio riservare la struttura a ospiti adulti e garantire il relax. Oggi non abbiamo neppure le televisioni proprio per offrire un soggiorno nel silenzio, immersi nel verde».

C’è chi gradisce questo tipo di offerta?

«Sì, sempre di più. C’è chi ci sceglie proprio per questo».

Al ristorante però i bambini sono ammessi.

«Siamo aperti solo per eventi. In quel caso si tratta di una giornata e per un pranzo sarebbe troppo complicato escludere i bambini. Speriamo, e di solito accade, che durante le cerimonie i bimbi vengono seguiti un po’ di più».
 

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