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Sciopero generale, a Firenze sfilano 50mila lavoratori: «Partecipazione straordinaria per dire basta a questo governo» – Video

Sciopero generale, a Firenze sfilano 50mila lavoratori: «Partecipazione straordinaria per dire basta a questo governo» – Video

La manifestazione contro la manovra di bilancio 2024 delineata dal governo

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FIRENZE. A Firenze la partecipazione allo sciopero generale «è straordinaria: siamo intorno alle 50mila persone, un dato che ha superato le nostre aspettative». Lo sottolinea il segretario della Cgil Toscana Rossano Rossi. La manifestazione, organizzata per protestare contro la manovra di bilancio 2024 del governo guidato dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, ha preso il via da piazza Indipendenza per sfilare lungo le vie del centro storico fino a piazza Santissima Annunziata dove si tengono gli interventi conclusivi dei segretari regionali di Cgil, Rossano Rossi, e Uil, Paolo Fantappiè.

Giani: «In migliaia contro la Manovra per difendere i diritti dei lavoratori»

«Migliaia di lavoratori in piazza a Firenze si sono uniti per difendere i loro diritti. La manovra del governo sta impattando pesantemente il mondo del lavoro, i salari e i cittadini in difficoltà. Salvaguardare la sanità, la scuola e le pensioni è cruciale per il futuro senza lasciare indietro nessuno». Lo scrive sui social il presidente della Toscana Eugenio Giani, che nel post pubblica le foto di piazza Santissima Annunziata piena di manifestanti ed esprime «un grazie sincero a Rossano Rossi, segretario generale regionale Cgil, e a Paolo Fantappiè, segretario generale regionale Uil, per portare la voce dei lavoratori in questa splendida cornice toscana».

Boldrini (Pd): «Segnale chiaro contro Salvini»

«Tantissime persone oggi a Firenze, al punto che piazza Ss. Annunziata non riesce a contenerle. Un segnale chiarissimo contro una legge di bilancio che dimentica il lavoro povero, la sanità pubblica, taglia le pensioni e pensa di beffare le italiane e gli italiani con qualche contentino come il taglio del cuneo fiscale solo per un anno. Una risposta chiara a Salvini che ha fatto di tutto per impedire che lo sciopero ci fosse, tentando di limitare un diritto costituzionale fondamentale: le lavoratrici e i lavoratori, i sindacati, tutte le persone che vogliono un paese più giusto non si fanno certo intimidire». Lo dice, dalla piazza di Firenze, Laura Boldrini deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

Nardini: «Un risultato eccezionale»

«Oltre 50.000 persone a Firenze, un risultato eccezionale, una risposta chiarissima alle politiche dannose del Governo Meloni». Lo dichiara, in una nota, l'assessora regionale al lavoro della Toscana, Alessandra Nardini (Pd), che ha preso parte al corteo di Firenze per lo sciopero indetto da Cgil e Uil. «Caro ministro Salvini, la sua l'arroganza e il suo tentativo di indebolire il diritto costituzionale allo sciopero - aggiunge Nardini - hanno solo fatto crescere questa protesta popolare, che vi chiede di fermarvi con le vostre politiche che precarizzano e impoveriscono il lavoro, che fanno la guerra ai poveri anziché alla povertà e che negano redditi dignitosi a chi è in difficoltà e un salario minimo per legge. Oggi la piazza boccia sonoramente il Governo Meloni e anche dalla Toscana il messaggio è arrivato forte e chiaro».

Fossi: «È tempo di maggiori diritti»

«Oggi in piazza c'eravamo e dovevamo esserci anche noi. Ad un Governo che ha pensato di precettare lo sciopero e di far passare lavoratrici e lavoratori per irresponsabili, mettendo in discussione un loro diritto, noi abbiamo risposto con le piazze gremite. Migliaia di persone per dire "Adesso basta”: basta alla penalizzazione della sanità pubblica, ai tagli delle pensioni, all'aumento delle tasse sulla casa, alle mancate risposte alle lavoratrici e ai lavoratori sul salario minimo. È tempo di salari più alti, di maggiori diritti e di contrasto ad una legge di bilancio che non fa altro che penalizzare e impoverire chiunque». Così il deputato Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, oggi dalla manifestazione fiorentina di Cgil e Uil in occasione dello sciopero contro la manovra finanziaria.

Funaro: «Dalla piazza un segnale forte contro il governo»

«È una bellissima piazza con tantissimi lavoratori, studenti, cittadini. Una piazza che sta protestando e dà un segnale molto forte contro le manovre del governo. Oggi è importantissimo essere qui, sono tanti i temi aperti su cui c'è da alzare l'attenzione: la sanità, i tagli sul sociale, le pensioni, tantissime le azioni su cui è necessario chiedere un punto fermo e chiedere che vengano date risposte». È quanto spiega l'assessora al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro, prendendo parte alla manifestazione di Cgil e Uil per lo sciopero contro la manovra del governo. Alla domanda se dopo due leggi di bilancio targate Meloni il Paese è più povero, l'assessora risponde: «I segnali nei settori fondamentali non sono stati dati assolutamente, i tagli alla sanità sono l'esempio più lampante, gli accorpamenti delle scuole, l'assenza di investimenti nel sociale. Vengono date risposte palliative». Funaro sottolinea ancora: «I nostri cittadini hanno bisogno di risposte concrete sui temi fondamentali: sulla sanità, sulla casa, sul lavoro e sulle tutele. O si danno segnali in questo senso o si è fallito».

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