Morta nell'elicottero precipitato, il tragico destino di Naomi: pilotava un mezzo usato per la campagna antincendi – Video
Carrara, tragedia al confine tra Toscana e Liguria: velivolo a fuoco dopo l’impatto a terra. Trovato carbonizzato dopo ore il cadavere della 28enne di Faenza
CARRARA. Dicono di non aver realizzato subito cosa fosse quel rumore. Hanno entrambe lo sguardo rivolto a terra, in quel momento, e sono concentrate a cercare funghi tra le foglie inumidite dalla pioggia. «Era come un trattore, ma molto più forte». Poi alzano la testa e lo vedono: un elicottero sta precipitando davanti a loro. «Lo abbiamo visto schiantarsi a terra e prendere fuoco», racconta Antonella Salvetti, una delle due fungaiole che danno l’allarme e alle quali i vigili del fuoco chiedono di non allontanarsi fino all’arrivo dei soccorsi per non perdere le coordinate.
Siamo a Fontia, località nel comune di Carrara, sul confine con la provincia di La Spezia. L’elicottero cade in mezzo al nulla, in una zona del bosco impossibile da raggiungere con i mezzi e altrettanto difficile anche a piedi. Sono circa le 13, 30 ma i soccorsi ci metteranno almeno un’ora ad arrivare.
Poi piano piano arriva il mondo. Vigili del fuoco, ambulanze, Pegaso, carabinieri, polizia. E vigili urbani, guardia di finanza, protezione civile, soccorso alpino. Mentre i pompieri si buttano sulle fiamme, gli inquirenti cercano di ricostruire il percorso dell’elicottero e, soprattutto, chi ci fosse a bordo. Scoprono che l’elicottero è di proprietà della ditta di noleggio Elitellina, di Sondrio, e che era partito la mattina da Oristano, in Sardegna, che aveva fatto tappa per un rifornimento all’isola d’Elba e che stava tornando nel comune lombardo. Scoprono anche che a bordo c’era solo una pilota di 28 anni di Faenza, Naomi Maiolani, che poi, nel pomeriggio, dopo ore di ricerche, verrà trovata morta carbonizzata sotto l’elicottero.
Ma ora, questo, loro ancora non lo sanno. Sperano ancora di trovarla viva. E la cercano ovunque. Arrivano apposta gli uomini del soccorso alpino che la cercano nel bosco mentre il fumo avvolge tutto. Le fiamme nel frattempo infatti sono scese scoprendo l’interno del velivolo, e non c’è nessuno dentro. Magari la pilota si è lanciata prima dello schianto. Avrà avuto il paracadute? Difficile, ma non impossibile. Magari è caduta da una bassa altezza. Magari è viva. Deve essere viva. Le ricerche vanno avanti. Arriva anche un elicottero della guardia di finanza con la termocamera, uno strumento che consente di rilevare e misurare l’energia a raggi infrarossi degli oggetti, quindi di scoprire se ci sono persone sotto. Ma poi le fiamme si spengono e i vigili del fuoco riescono a guardare sotto l’elicottero: e lei è lì, carbonizzata.
La procura sta aspettando di ricevere gli atti per decidere se aprire un fascicolo o meno. Delle indagini si occupa la polizia che sta cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. Nella zona era in vigore un’allerta arancione, ma pare si possa escludere che la causa dell’incidente sia il maltempo. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, al contrario, intanto, apre un’inchiesta di sicurezza e invia un investigatore «per effettuare il sopralluogo operativo».
Diplomata all’istituto tecnico aeronautico Francesco Baracca di Forlì, Naomi Maiolani aveva studiato all’Università di Bologna, poi aveva iniziato a lavorare nell’aviazione civile, la sua grande passione fin da ragazzina. Nel 2019 aveva ottenuto il brevetto come pilota commerciale all’Italfly Aviation di Trento. Ieri doveva riportare indietro l’elicottero che era stato noleggiato alla guardia forestale – che ha base a Oristano – per la campagna antincendi in Sardegna. E il destino ha voluto che lei morisse in un rogo.