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Scuola 2030, un teatro pieno di emozioni per i giovani giornalisti: «Che gioia aver fatto i cronisti»

di Martina Trivigno
Scuola 2030, un teatro pieno di emozioni per i giovani giornalisti: «Che gioia aver fatto i cronisti»

Al Goldoni di Livorno entusiasmo alle stelle per il progetto del Tirreno. Per gli studenti 32 premi, il progetto riparte a settembre

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LIVORNO. Una finestra aperta sul mondo del lavoro. Un percorso formativo dove – raccontano – hanno imparato prima di tutto l’ “arte” della collaborazione. «E anche quella di esprimere le proprie idee, liberamente», aggiungono. Loro, gli studenti-giornalisti del progetto Scuola2030 del Tirreno, ieri al Teatro Goldoni di Livorno per il gala di chiusura, hanno raccontato la soddisfazione di aver partecipato al primo Pcto (percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) nel campo dell’editoria sviluppato in Toscana insieme all’Ufficio scolastico regionale – Ministero dell’Università e del merito, e con la collaborazione della Regione Toscana.

Coinvolti 1.400 studenti e decine di insegnanti di oltre 30 scuole superiori della Toscana e 30 aziende partner: Autolinee Toscane, Banco Bpm, Conad Nord Ovest, Confindustria Livorno Massa Carrara (Baker Hughes, Compagnia italiana Monteggi elettrici, Fondazione Dalmine, Garzelli Assicurazioni, Ineos, Ineos Inovyn, Laviosa, Liberty, Magna, Neri, Solvay, Termisol Termica), Eni, Iren e Olt. Gli altri partner: Acque, Asa, Autorità Idrica Toscana, Autostrade per l’Italia, Banca Castagneto Carducci, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Franchi Umberto Marmi, Grimaldi Lines, Snam, Terna, Unipolsai, Vodafone.

«Oltre a informare, il dovere di un quotidiano è quello dare una mano al territorio, quando può – commenta il direttore del Tirreno, Luciano Tancredi – e noi abbiamo fatto incontrare gli studenti, la grande speranza di questo Paese, con le aziende del territorio».

«Mi rivolgo soprattutto ai giovani – aggiunge il vicedirettore vicario, Cristiano Meoni – Se avete un sogno da coltivare siate tenaci, non rinunciate. Con questo progetto alleniamo lettori consapevoli, ma anche i giornalisti del futuro». «Questo è il punto di arrivo di un percorso iniziato un anno fa – aggiunge la vicecaposervizio Francesca Ferri, responsabile del progetto – che ci ha portati nelle scuole e ci ha arricchiti in modo reciproco».

Al gala al Goldoni – durante il quale sono stati premiati i 32 studenti più meritevoli – anche il presidente della Regione, Eugenio Giani: «C’è bisogno di lavoro, ma anche di personale qualificato e in questo solco si inserisce Scuola2030».

Per Alessandra Nardini, assessora regionale all’Istruzione, «la scuola deve rappresentare sempre di più un collegamento con il territorio, per questo ringrazio Il Tirreno».

Per Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Scuola2030 «ha mostrato grande sensibilità verso un impegno: la presa in carico dei ragazzi per sviluppare il talento». Infine il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha spronato gli studenti «a mixare i loro sogni con la domanda del mercato del lavoro».

La parola, quindi agli studenti, come Alessandra Stefani e Beatrice Turini del liceo XXV Aprile di Pontedera: «È stata un’occasione per aprirci le porte verso il mondo del lavoro. È stato un percorso formativo dove abbiamo potuto imparare tanto, rapportandoci con persone che ci hanno insegnato qualcosa di molto importante». Così come spiegano Giulia De Paoli e Anais Puccetti del liceo linguistico Calamandrei di Sesto Fiorentino: «Il progetto del Tirreno ci ha dato la possibilità di esprimere idee liberamente e ha rappresentato un primo contatto con il mondo del lavoro».

Entusiasti anche Fabio De Fusco e Joshua Finias Mihalescu del Professionale Orlando di Livorno: «Ci siamo divertiti e, soprattutto, abbiamo imparato a scrivere meglio. È stato un grande approfondimento dal punto di vista formativo dal momento che la nostra è una scuola professionale». Per Michele Vagelli e Giulia Peccianti del liceo Fermi di Cecina quello appena concluso «è stato un progetto diverso dal solito in cui abbiamo potuto vivere la scuola da un’altra prospettiva: è stato coinvolgente». A seguirli, la professoressa Francesca Sboarina: «Un’occasione unica anche per noi insegnanti. Abbiamo conosciuto meglio i nostri studenti e abbiamo scoperto in loro nuove potenzialità».

Chiuso il sipario sulla festa, non si conclude il progetto. La seconda edizione è già sulla rampa di lancio per settembre. E intanto cinque degli studenti premiati avranno la possibilità di avviare una collaborazione con Il Tirreno. 

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