Coaimed: diagnosi precoci con i dispositivi indossabili - Video
Coaimed è una delle start up più giovani del Polo tecnologico (maggio 2021), si occupa di trovare soluzioni in campo biomedico: sensori indossabili e algoritmi di intelligenza artificiale che servono per diagnosticare prematuramente malattie neurodegenerative. In particolare, spiega Erika Rovini (nella foto), una delle fondatrici, «si concentra sui pazienti affetti dal Parkinson». «Il nostro sistema - spiega Rovini - è una sorta di bracciale che viene messo sui polsi e di anelli che vengono indossati all’estremità delle dita: pollice e indice.Proprio qui infatti si compiono i movimenti più precisi: se esiste una degenerazione motoria, sarà più facile individuarla. Vengono misurate le performance motorie dei pazienti che svolgono alcuni esercizi molto semplici come l’apertura e la chiusura delle mani o il battere i piedi a terra».
I dati raccolti dai dispositivi aiutano il neurologo nella diagnosi: la misurazione di precisione rende possibile capire le differenze dei movimenti nel corso di una serie di visite. Si possono per esempio notare delle piccole variazioni delle performance anche in seguito a un cambiamento della terapia farmacologica.
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