Il Tirreno

Toscana

L’EVENTO 

Metti una sera a cena sul viale di Bolgheri brindisi tra i cipressi per i 25 anni Doc

Divina Vitale
Metti una sera a cena sul viale di Bolgheri brindisi tra i cipressi per i 25 anni Doc

La grande festa dei produttori e degli oltre 700 invitati. L’omaggio commosso (con una magnum) allo chef Zazzeri

02 settembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA







722 persone divise in tavoli da cento ciascuno, con i nomi dei vitigni simbolo della Doc Bolgheri: dal Cabernet Franc al Syrah, dal Vermentino al Sauvignon Blanc, dal Merlot al Petit Verdot. 82 vini in degustazione. Un’atmosfera resa ancora più magica dalle luci, timide ma suggestive, tra il viola che ricordano i fiori dell’albero di Giuda che fioriscono in primavera proprio lungo il viale di Bolgheri e il bianco basso e opaco. Delicato. Una serata indimenticabile per festeggiare i 25 anni dalla costituzione del Consorzio di Tutela Doc Bolgheri. C’erano tutti i produttori, dai fondatori ai nuovi investitori.

Un abbraccio collettivo a cui non potevano mancare i padrini produttori, primo fra tutti, colui che ha consacrato il Sassicaia, proseguendo l’intuizione del padre, il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, con la figlia Priscilla, e ancora Piero Antinori e la figlia Albiera, Ferdinando Frescobaldi, Pier Mario Meletti Cavallari, Michele Satta, Cinzia Merli, solo per citarne alcuni.

Un’organizzazione impeccabile da parte dello Scaramuzzi Team (che ha ideato l’evento), con il catering a cura di Guido Guidi ricevimenti con piatti caldi e ben fatti. Poi c’erano gli Zazzeri della Pineta che hanno firmato un menù riuscitissimo. Dall’antipasto con acqua di pomodoro crudo, con quenelle di baccalà, il mezzo pacchero con zucchine e pesto di fiori di zucca su crema di pecorino di fossa, cotto al dente e gustosissimo, tanto da richiederne il bis e il vitello con ristretto al Vermentino di Bolgheri. Il must finale, il millefoglie scomposto della Pineta con crema pasticcera e caramello.

Insomma: un sogno. Quello che hanno vissuto gli invitati, gente del vino e non. Il Consorzio a inizio cena ha voluto ricordare Luciano Zazzeri, donando al figlio Daniele una magnum (dieci quelle prodotte in totale) con la foto del padre sull’etichetta. Un blend che raccoglie il vino di dieci produttori bolgheresi. Il gesto ha suscitato grande commozione nel ricordo dello chef della Pineta da poco scomparso.

«Siamo la dimostrazione di un sogno che si realizza. Ce l’abbiamo fatta – ha detto nel discorso di benvenuto sul viale dei Cipressi, il presidente del Consorzio Federico Zileri dal Verme – Ringrazio i produttori che hanno voluto festeggiare questa ricorrenza, condividendo un posto unico che è anche il simbolo del Consorzio. Durante questi 25 anni sono nate e cresciute tante aziende, da 190 ettari siamo passati a 1300, sono state costruite cantine, sono arrivati imprenditori noti nel mondo del vino e non. Siamo all’inizio di una bellissima storia italiana».

La cena è stata la conclusione di una due giorni dedicata al vino con degustazioni ed eventi nelle cantine e un convegno al teatro Roma di Castagneto, a cui hanno partecipato alcuni produttori testimoni della crescita e della qualità. Dai 7 soci fondatori del Consorzio oggi se ne contano 56 che rappresentano oltre il 95% di tutti i vigneti del territorio, passati dai circa 190 ettari del 1994 ai 1370 ettari attuali.

La crescita più importante non è stata quella quantitativa ma quella della qualità e del successo che i vini hanno raggiunto col passare di ogni anno in Italia e nel mondo. «I risultati – ha concluso Cinzia Merli – sono frutto dello straordinario lavoro che ciascuno di noi ha compiuto nel cercare di valorizzare al meglio il proprio territorio. Perciò il modo migliore per celebrare questo anniversario è farlo tutti insieme».



Il dramma a Firenze

Gli aggiornamenti

Malore per Bove: la botta al torace, il crollo e il gesto di Cataldi. Cosa è successo in campo e come sta: «Sveglio e lucido»

Sportello legale