Primo Festival del Progressive al Teatro Verdi
Montecatini Venerdì dalle 18 al Teatro Verdi di Montecatini una serata dedicata alla musica progressive, sei ore di musica con sette band sul palco. Un progetto che vuole far nascere nella città di Montecatini un polo di riferimento del progressive in Italia. L' idea di un Festival Progressive è quella di regalarci sei ore di musica emozionante, ma anche, più ambiziosamente, di suggerire, supportandola, una possibile adesione a quello stile di vita, a quel modo di sentire. Dopo questa prima edizione pilota infatti, scuole del territorio e artisti saranno coinvolti nella realizzazione di opere ispirate ai temi e alle suggestioni progressive, per mostre, mapping, installazioni, incontri e scambi fra appassionati, con l'intento di costruire nella città di Montecatini un polo di riferimento del progressive in Italia.
Negli anni '70 la felice concomitanza di successo economico, di sviluppo tecnologico, di euforico e colorato, idealismo riusciva ad esprimere una scrittura musicale e testuale ricca di citazioni, raffinata e sognante, legata all'arte e al mito, intrisa di sogno e magia; ispirata alla natura, all'uomo, rispettosa dell'altro, ribelle e disciplinata insieme. Progressive Festival vuole traghettare nel nostro tempo superficiale, prevaricante e fragile molti di quei valori.
Sette le band coinvolte in questa prima edizione del festival al Verdi: Blacked, The Skies, Sona et Labora, L'Equilibrio, Stereotomy, Atlas, The Progr Rock Experience. Nel 2007, dallo scioglimento degli Ars Nova, il tastierista Massimiliano Guidicelli, Luca Lombardi (basso e voce), Lorenzo Righi (chitarre), fondano i Sona et Labora, tribute band dei Pink Floyd. L'ingresso di Francesco Monari e di tre coriste da modo di sviluppare ed eseguire nella sua interezza il progetto "The Wall"; le ultime “acquisizioni”, nel 2016, di Stefania Russo ai cori e di Andrea Michelozzi alle chitarre, compongono l' attuale formazione. Gli Stereotomy sono una band torinese, che dal 2013 si esibisce in locali e teatri portando in concerto il sound del maestro degli ingegneri del suono, mr. Alan Parsons. L’Equilibrio, da Roma, vanno sul progressive italiano, soprattutto Le Orme. Poi The Skies e il loro repertorio di Peter Gabriel e dei primi Genesis anni '70; e ancora gli Atlas, tutti under 20, che si cimentano con i Queen, Deep Purple e Jethro Tull. Ci sono inoltre i The prog rock experience che dal 1994 fanno rock, jazz, pop, fusion, lavorano sul repertorio delle maggiori band progressive eseguendo comunque anche brani di Pat Matheney, Lyle Mays, Mike Stern. Infine i Blacked, che diventano tribute band degli americani Toto. l
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