Il Tirreno

Cantiere in corso al porto di Baratti Gatti in pericolo senza la colonia

Cantiere in corso al porto di Baratti Gatti in pericolo senza  la colonia

Gli animali sono accuditi sulla strada, sterilizzazioni sempre più complicate

18 luglio 2024
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i Cecilia Cecchi

Baratti Da giugno ad oggi, solo a Baratti, sono stati recuperati 14 cuccioli di gatto. Ce ne sono tre di circa due mesi e mezzo “usciti” di recente sugli scogli dopo il ristorante Canessa (di cui uno con un occhio ormai incurabile) . Sempre qui – stesso periodo – sono state sterilizzate tre femmine; una ha pure già trovato adozione. C’è sempre un volontario Enpa che fa il giro di assistenza nei punti di raccolta ai Villini (un paio a ridosso della strada anche lì) .

Però al porto – causa lavori e ampliamento delle strutture – i mici la colonia non ce l’hanno più.

«Manca lo spazio, vengono accuditi sulla strada – conferma Laura Sicari, presidente Enpa Piombino – e le sterilizzazioni, come tutte le catture e le cure, sono complicate».

Al porto, basta andarci e ci si rende conto che non c’è più un “posto riservato” per questi gatti. Vero che non tutti amano gli animali, ma tante persone sì, pure tra i turisti, molti stranieri. Titolare della colonia del porto, pur senza cucce e spazi “sicuri”, da sempre Enzo Papi anche pescatore storico, che qui c’è nato. Però soprattutto in estate alle associazioni animaliste, all’Enpa, come al giornale arrivano tante segnalazioni sopratutto per cuccioli che non si mettono in salvo dalle gomme delle auto (vista la pressioni di questi giorni, i rischi sono più che costanti) . «Vero che a volte – aggiunge Sicari – alcune persone esagerano perché segnalano gatti che magari non sono più belli, solo vecchi e spelacchiati, ma che mangiano e non sono soli...».

Sull’isola di Syros, nel Mar Egeo, è possibile soggiornare gratis per un certo periodo, proprio facendo volontariato, cioè un’attività di cura dei gatti. Stessa promozione per Aoshima, isola dei gatti, in Giappone: una delle mete sognate dagli appassionati di mici e di un certo tipo di turismo fotografico. Possibile che a Piombino non si riescano a curare i gatti che erano già qui insieme agli Etruschi? «Di sicuro c’erano prima loro del residence – ricorda una nonna che con la nipotina per mano sta portando crocchette per i gattini più piccoli – , prima dell’ampliamento del ristorante. Poi ho visto che le baracche in legno stanno diventando case. Tanto è così, il bosco dietro è tutto recintato e di proprietà. Dispiace che non si cerchi una soluzione». La richiesta di spazio per una nuova colonia in area porto era già stata fatta da Enpa ad inizio 2021, in contemporanea con i cantieri incorso nell’area degli gli ex magazzini (dove non esisteva più). Poi la situazione è solo precipitata e i gatti ora vengono accuditi alla meglio sulla strada o a ridosso, alle prime luci dei giorno e c’è chi tra gli operatori del porto cerca sempre di dare una mano. Ma il resto per i gatti qui è una roulette russa tra pericoli. E c’è ancora chi propone di spostarli tutti nel bosco vicino ai Villini, perché resta evidente che più del lupo è degli automobilisti che i gatti devono aver paura.

«Ma almeno ai Villini – ricorda Sicari – ci sono due casette protette dove si può lasciare acqua e dove possono sostare. Se li sposti? Prima di tutto è quasi impossibile catturarli e poi se li porti nel bosco, sì starebbero meglio, ma sono capaci di tornare presto dove hanno sempre vissuto». Le colonie feline sono riconosciute e tutelate per legge. Necessario trovare davvero “una nuova casa” anche per questi gatti del porto di Baratti.l

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