Le 36 migliori pasticcerie in Toscana, tra le grandi conferme spunta Sara Mazzoli. La classifica
Spuntano anche realtà innovative: dalla crudista di Cortese Café Novecento a Firenze ad Atelier Damiano Carrara di Lucca
Confermati due pratesi fra i migliori pasticceri d’Italia, il lato dolce del palato afferma con forza la sua identità ormai poliedrica, tenendo d’occhio anche cosa avviene nei laboratori dell’alta ristorazione. E fra le eccellenze toscane eccola spuntare una donna proprio da una cucina a due stelle, quella del Piccolo Principe di Viareggio, per il secondo anno premiata miglior pastry chef d’Italia. La guida Pasticceri e Pasticcerie d’Italia già l’anno scorso aveva gratificato Sara Mazzoli, in forze nelle cucine dell'hotel Principe di Piemonte dal 2019, lasciate però alla fine dell’ultima stagione estiva. «La fotografia della pasticceria toscana regala un panorama composito, che ben rispecchia il trend nazionale. Oltre a nomi storici come Corsini di Siena e Rivoire di Firenze, da qualche mese sbarcata anche a Milano, compaiono realtà innovative: dalla crudista di Cortese Café Novecento sempre a Firenze ad Atelier Damiano Carrara di Lucca, la cui produzione è interamente senza glutine e in gran parte senza lattosio» spiega Marina Savoia, curatrice della guida Pasticceri e Pasticcerie d’Italia da poco in libreria per Gambero Rosso. 650 gli indirizzi in indice (l’anno scorso erano 620) con 60 novità (nella passata edizione le new entry erano state 50). Piemonte, Lombardia e Veneto a farla da protagoniste a nord, Campania e Sicilia a sud.
Un grande maestro ancora al vertice (Iginio Massari), riferimento in tutto il mondo che conferma le Tre Torte d’Oro. La bresciana Pasticceria Veneto (sempre Iginio Massari), avanti a tutti da mezzo secolo e 31 eccellenze con il massimo riconoscimento delle Tre Torte fra le quali vengono confermati due pratesi: Paolo Sacchetti del Nuovo Mondo e Luca Mannori. Unici due toscani nel gotha dei super eroi del dessert.
Per quanto riguarda la nostra regione: 36 le pasticcerie recensite, con Firenze che fa la parte del leone con quasi la metà degli indirizzi (ben 17), anche se Prato si distingue sfornando appunto due grandi personalità che con i 92 punti di Nuovo Mondo e i 90 di Mannori mantengono le Tre Torte. «Viviamo in un’epoca dominata dai social, dove vita reale e virtuale si intrecciano e non di rado le scelte del consumatore sono orientate o quantomeno stimolate, proprio da reel, post e gli hashtag giusti in grado di determinare in pochi secondi il successo di un prodotto o di un locale – prosegue l’analisi Marina Savoia –. Tra i dolci da colazione, accanto al classico cornetto, spopolano i croissant in versioni speciali ed edizioni limitate. Si gioca su forme e ripieni. Le ispirazioni arrivano da ogni parte del mondo, il più celebre è stato certamente il Crubik, il croissant cubico realizzato dalla Farmacia del Cambio di Torino, diventato oggetto di culto lungo tutto lo Stivale, dando il via a reinterpretazioni in forma cubica di altre specialità come il panettone e addirittura la pizza. Nelle vetrine dei locali hanno trovato spazio anche croissant piramidali, New York roll, pain suisse, veneziane e i maritozzi, i croissant in formato extra large».
Ma niente paura per budini di riso, scendiletto (un pezzo culto quello del Nuovo Mondo di Prato), ricciarelli e le varie specialità locali perché la pasticceria di tradizione e le tipicità regionali godono comunque di ottima salute. «Rappresentano parte della cultura e dell’identità di un territorio, valorizzato pure in termini di ricerca sugli ingredienti. Nelle creazioni di pasticceria oggi si cerca di unire estetica, gusto e salubrità, alleggerendo le preparazioni nei dosaggi di zuccheri e grassi e si moltiplicano le insegne che realizzano linee vegane e “senza” che vanno incontro alle esigenze di un pubblico sempre più ampio», prosegue l’esperta di pasticceria. Che fra le novità cita: «come torte da ricorrenza sono apprezzatissime le ugly cake, letteralmente “torte brutte”, nate come fenomeno casalingo poi entrato anche nelle pasticcerie. Ricche e coloratissime, hanno lo scopo di rimettere al centro il gusto e non l’estetica, caratterizzate da scritte graffianti e autoironiche».
Qui sotto la classifica toscana completa
Firenze
Tuttobene, Campi Bisenzio
Bottega di Pasticceria, Firenze
Pasticceria Buonamici, Firenze
Cortese Caffè Novecento, Firenze
Pasticceria Corsi, Firenze
I Dolci di Marco, Firenze
Dolci e Dolcezze, Firenze
Dolci Pensieri, Firenze
Pasticceria Giorgio, Firenze
Gualtieri, Firenze
Caffè Lietta, Firenze
I Dolci di Massimo, Firenze
Caffé Rainer, Firenze
Rivoire, Firenze
Pasticceria Stefania, Firenze
Laquale, Scandicci
Pasticceria Barbera, Signa
Livorno
Conca d’Oro, Venturina (Li)
Cristiani, Livorno
Grosseto
Millevoglie, Albinia
Lucca
Lorenzo Pasticceria e Caffè, Camaiore
Pasticceria Mariani, Forte dei Marmi
Atelier Damiano Carrara, Lucca
Sandra, Lucca
ll Duomo, Pietrasanta
Gambalunga, Viareggio
Patalani, Viareggio
Pistoia
Giovannini, Montecatini Terme
Tantaroba by Faccendi, Quarrata
Pisa
Cioccorolato,
Vacchetta, Santa Croce sull’Arno
Prato
Pasticceria Guastini, Prato
Luca Mannoni, Prato
Nuovo Mondo, Prato
Siena
Corsini, Siena
Peccati di Gola, Siena