Il Tirreno

Musica

La “strana coppia”: l’estate di Nek-Renga

di Luca Trambusti

	Francesco Renga e Nek saranno a Piombino il 7 agosto
Francesco Renga e Nek saranno a Piombino il 7 agosto

Un duo nato per gioco arriva a Piombino: la nostra intervista

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Tutto è nato da un’ospitata. Nek, nel disco per celebrare i suoi 30 anni di carriera, ha voluto Francesco Renga che di anni di carriera ne ha 40. Scherzando su questo è nata l’idea di un evento unico: una data all’Arena di Verona. Ma la neo complicità tra i due e il gradimento del pubblico che è corso ad acquistare i biglietti, hanno portato all’idea di un tour insieme. Da lì poi anche un disco "RengaNek" in uscita a settembre. Il tour, che arriverà il 7 agosto a Piombino nell’ambito del Festival 20Eventi, è partito il 2 luglio da Roma e un soddisfatto Francesco Renga ricorda così le prime date e ne spiega lo spirito. «Il pubblico sta bene perché percepisce il divertimento assoluto sul palco. Noi abbiamo voglia di metterci in gioco pensando con una testa diversa e soprattutto con un approccio nuovo. Questo non è un concerto singolo di ognuno di noi ma quello di un terzo ideale artista, nato dall’unione dei due. Per questo per chi ascolta ma anche per noi, è intrigante, affascinante ma anche originale. Si tratta di un concerto di hit in cui il pubblico è curioso di sentire le nuove versioni». «Ognuno - aggiunge Nek - mette la propria caratteristica per dare un valore aggiunto al progetto comune».

Qual è dunque la struttura dello spettacolo?

(Nek): «Ognuno ha pensato alle canzoni più rappresentative nel proprio percorso di 40 anni per Francesco e di 30 per me. Sono 12 pezzi di ognuno dei nostri repertori cantati insieme con un gruppo, che ha fatto gli arrangiamenti, ed è composto da elementi delle reciproche band. Inoltre ho convinto Francesco a fare in acustico anche un brano dei Timoria: "Senza vento" (del 1993)».

(Renga): «Ognuno affronta l’altrui repertorio con cura e rispetto e penso, almeno io lo trovo così, che sia divertente ascoltare le canzoni di Filippo cantate da me che ho uno stile diverso. Altrettanto trovo stimolante sentire lui cantare le mie canzoni. Certo, fare "Laura non c’é" di fronte all’autore e al suo pubblico non è proprio facile».

In scaletta avete anche "Il solito lido", il singolo "comune" che anticipa il disco che avete realizzato insieme. È un brano un po’ particolare.

(Renga): « In effetti sì, è un po’ particolare e io da solo non lo avrei mai fatto uscire. Però con la nostra unione non è stato azzardato. C’è molta ironia».

(Nek): «Quel brano rispetta e riflette in pieno lo spirito di questo progetto. L’unione ci ha permesso di andare oltre le aspettative del pubblico e le nostre consuetudini. In quello che stiamo facendo c’è un’apertura maggiore alla creatività, arriviamo anche a prenderci in giro da soli, senza essere troppo concentrati ognuno su se stesso. C’è una libertà espressiva che poteva esistere solo in coppia.

In tour come nel disco».Che rapporto avete con la Toscana?

(Renga) «La amo molto e la giro con interesse enogastronomico».

(Nek) «Per quello anch’io. Però per 20 anni sono andato a Forte dei Marmi. Ho fatto la via degli Dei, un trekking di tre giorni tra Emilia e Toscana. Adoro le Apuane e mi piace tanto come territorio». 

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