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Calcio: il caso

Allegri verso l’esonero immediato, le ultimissime: l’addio alla Juventus e dove potrebbe allenare


	Lo "spogliarello" di Allegri all'Olimpico
Lo "spogliarello" di Allegri all'Olimpico

Ai saluti dopo il finale incandescente dopo la vittoria della Coppa Italia

16 maggio 2024
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TORINO. Potrebbe finire in modo inglorioso la seconda avventura di Massimiliano Allegri alla Juventus: dalla gioia per la vittoria in Coppa Italia, alla squalifica di 2 giornate per la sfuriata contro tutto e tutti alla fine della partita. Nel rovente finale dell'Olimpico, il tecnico bianconero ha sfogato tutta la sua rabbia da bordocampo fino ad indurre l'arbitro Maresca ad estrarre il cartellino rosso e allontanarlo dal campo. Prendendo la via degli spogliatoio, Allegri ha urlato più di una volta rivolgendosi al designatore arbitrale Gianluca Rocchi: "Dov'è Rocchi, dov'è Rocchi?", urlato sul microfono del bordocampista di Mediaset.

Il comportamento di Allegri è stato subito vagliato dalla Procura Federale che ha refertato tutto e trasmesso al Giudice Sportivo, che nel pomeriggio ha inflitto 2 giornate all'allenatore bianconero con l'aggiunta di 5mila euro di multa. Il comportamento di Allegri non è piaciuto ai piani alti della Juventus, tutti presenti all'Olimpico a partire da John Elkann e dal presidente Stefano Ferrero. Un imbarazzo che potrebbe anche costare caro ad Allegri. In casa bianconera sono infatti ore di riflessione, la posizione dell'allenatore livornese - secondo quanto si è appreso - è in bilico e non si esclude una soluzione drastica, come l'esonero immediato. Che rischierebbe di avere anche strascichi legali. In caso di addio anticipato il probabile traghettatore per le ultime due giornate di campionato sarebbe Paolo Montero, attuale tecnico della Primavera. Allegri è sotto contratto con la Juve fino al giugno 2025, ma ormai è quasi certo il divorzio come lui stesso ha implicitamente confermato nel dopo finale di Coppa Italia. «Visto che mi danno ormai per fuori dalla Juventus, lascio una Juventus forte», le parole del tecnico.

Dunque, le strade della Juventus e del tecnico livornese Massimiliano Allegri sembrano destinate ormai a dividersi. Ma ricostruiamo le tappe della vicenda.

Lo “spogliarello”

«Lo spogliarello? L’importante è divertirsi. Non ho perso il controllo, è normale, tutto normale e nella logica di una partita importante», ha risposto Allegri ai microfoni del post-gara sul gesto nel finale di partita, intanto.

Le luci rotte

Ma, dopo l’espulsione di ieri sera, nell’infuocato finale, ci sarebbero state conseguenze anche per LaPresse, come riportano dall’agenzia: il tecnico bianconero, infatti, prima del fischio finale, dopo l’espulsione appunto, preso dalla concitazione, avrebbe calciato – danneggiando irrimediabilmente – delle luci di un set di fronte all’ingresso negli spogliatoi, allestite dagli operatori di LaPresse per un foto-shooting per l’agenzia di stampa e per la Serie A. La Juventus successivamente, viene fatto sapere, ha chiesto agli operatori se servisse un rimborso per i danni causati.

«Io, aggredito»

C’è di più, in un editoriale su Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha scritto di essere stato aggredito dal tecnico bianconero che lo avrebbe incrociato nei pressi della sala stampa. «Direttore di m***a. Sì, tu direttore di m***a. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società», le parole che Vaciago attribuisce ad Allegri e che ha riportato in un suo articolo pubblicato oggi sul quotidiano torinese, «strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso», aggiunge sempre Vaciago.

Il giudice sportivo

Per quanto successo all’Olimpico, il tecnico della Juve è stato squalificato per due giornate, oltre a una multa di 5mila euro.

Il futuro

E adesso, da quanto trapela, al nome del tecnico labronico starebbe pensando il Bayer Monaco. Uno scenario, quello che vedrebbe l’allenatore sulla panchina dei bavaresi, che in queste ore starebbe prendendo sempre più corpo.

La panchina Juve

Intanto, per la panchina della Juve sarebbe pronto, per la prossima stagione, Thiago Motta: per l’allenatore del Bologna c’è sul tavolo un biennale con opzione per il terzo.

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