Una sciabolata all’odio: il Cio riabilita Kharlan e le offre un pass per Parigi
Il presidente del del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach invita alle Olimpiadi l’atleta ucraina: «Meriti il nostro aiuto, a Parigi anche se non ti qualificherai»
MILANO. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, con una lettera indirizzata direttamente ad Olga Kharlan ha offerto alla sciabolatrice ucraina uno slot aggiuntivo per i Giochi Olimpici di Parigi qualora non riuscisse a qualificarsi tramite il percorso tradizionale.
La lettera è stata originariamente resa pubblica dal ministro dello sport ucraino Vadym Guttsait. «Cara Olga, da compagno schermidore, è impossibile immaginare come tu ti senta in questo momento – si legge nella mussiva del numero uno del Comitato a cinque cerchi – la guerra contro il tuo Paese, la sofferenza della gente ucraina, l`incertezza dei giorni scorsi sulla partecipazione ai Mondiali di scherma a Milano, i conflitti interiori tuoi e dei tuoi connazionali che hanno scatenato emozioni davvero intense – scriveancora il numero uno del Cio – è ammirevole che stai gestendo questa situazione e voglio esprimere il mio completo supporto nei tuoi confronti. Vista la situazione unica, il Comitato Olimpico ti fornirà uno slot aggiuntivo per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 nel caso tu non riesca a qualificarti nei prossimi mesi. Facciamo questa eccezione perché con la tua squalifica (individuale) attuale non saresti in grado di fare i punti necessari. Sappi che il Cio continuerà a supportare con piena solidarietà gli atleti ucraini e la comunità olimpica ucraina durante questi tempi così difficili”. Dopo il cartellino nero costatole la squalifica dalla prova individuale, Olga Kharlan è stata comunque riabilitata per la prova a squadre ai Mondiali di Milano. «È un bene che non si può più stringere la mano? La guerra non è un bene, quello che accade dopo sono le conseguenze, penso sia meglio non stringere la mano mentre la guerra va avanti, essere sulla pedana è già un gesto di rispetto – spiega la Kharlan – ho apprezzato molto per questa decisione è molto importante nel mio caso, è veramente importante, per la mia famiglia, per la mia squadra, per la mia nazionale. Ho trovato la forza per combattere, ho pianto dopo che ho ricevuto la lettera del presidente Bach, ho pianto con tutte le mie compagne. Poter competere è la cosa più importante per un’atleta. È importante per me personalmente, per la mia famiglia e per il mio Paese».
Per Bruno Gares, presidente della federazione internazionale della scherma, «questo è uno sport di fraternità, salutare è un costume che abbiamo perché abbiamo valori. La modifica sarà effettiva da domani”. Alla domanda dei giornalisti, Gares dice che la procedura che ha assegnato il cartellino nero «era corretta, ma il cartellino nero è provvisorio, l`ufficio esecutivo è tornato sulladecisione».