Il Tirreno

Prato

Le indagini

Duplice omicidio a Roma, tra le ipotesi un collegamento con la “guerra della logistica” di Prato


	I carabinieri sulla scena del duplice omicidio di Roma
I carabinieri sulla scena del duplice omicidio di Roma

Un uomo e una donna cinesi di 53 e 38 anni sono stati freddati da un killer che li ha attesi sotto casa

3 MINUTI DI LETTURA





PRATO. Potrebbe essere legato alla cosiddetta “guerra della logistica” in corso tra due gruppi criminali cinesi di Prato il duplice omicidio avvenuto nella tarda serata di ieri, 14 aprile, in via Prenestina, a Roma. Questa almeno è una delle ipotesi seguite dagli inquirenti. Un uomo e una donna cinesi, 53 anni lui e 38 lei, intorno alle 23 sono stati uccisi non lontano dal portone di casa, al civico 60.

Una delle due vittime dell’agguato, Zhang Daiong, era conosciuto come un fedelissimo di Zhang Naizhong, il cinese che fu arrestato dalla squadra mobile nel gennaio 2018 nell’ambito dell’inchiesta China Truck sui contrasti nel mondo della logistica cinese e fu presentato addirittura come il “capo dei capi” o “l’uomo nero”. L’accusa di essere a capo di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, però, a distanza di anni non è stata dimostrata.

Insieme a Zhang Daiong in via Prenestina è stata uccisa una connazionale di 38 anni, Gong Xiaoqing.

I due erano appena tornati a casa in sella a una bicicletta elettrica quando sono stati raggiunti da almeno sei colpi di pistola calibro 9, di cui diversi alla testa, e sono morti sul colpo. Sul posto sono giunti i carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci e del nucleo operativo di piazza Dante impegnati nelle indagini sull'agguato. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. La donna avrebbe un precedente per gioco d’azzardo.

Da quanto emerge, il killer li avrebbe prima attesi nel palazzo dove vivevano per poi aprire il fuoco appena li ha incrociati mentre rincasavano in bicicletta. Diversi testimoni hanno raccontato che l’uomo, che indossava un cappuccio, prima del delitto avrebbe citofonato a diversi condomini per farsi aprire il portone, avrebbe poi raggiunto l’abitazione dei due cinesi per poi attenderli in strada freddandoli con diversi colpi esplosi da una pistola di piccolo calibro. Entrambe le vittime, a quanto si apprende, sono state raggiunte da almeno un colpo alla testa. Al momento le piste battute sono quelle del movente sentimentale o di un debito mentre sembra esclusa la rapina perché sul luogo del duplice omicidio è stata trovata sia la borsa della donna, sia i cellulari delle vittime che ora verranno analizzati. Ma, come detto, tra le ipotesi vagliate c’è anche quella di un collegamento con le tensioni che agitano la comunità cinese di Prato.

Sequestrato anche l’appartamento dove viveva la coppia. Il pm Stefano Opilio, titolare del procedimento, che ieri ha effettuato un sopralluogo, nelle prossime ore disporrà l’autopsia sui corpi. Al momento non sarebbero emersi elementi utili dalle telecamere presenti nel condominio perché non funzionanti mentre sono in corso le verifiche su quelle esterne che potrebbero aver ripreso il killer in fuga, forse in moto.

In evidenza

La tragedia

Incidente alla Funivia del Faito, precipita la cabina a monte: quattro morti e un ferito grave. Aperta un’inchiesta

Sani e Belli