Prato, sottopasso del Soccorso: il via ai lavori entro l’estate con l’incognita traffico
Anas ha pubblicato il bando tanto atteso. La sindaca Bugetti: «Vigileremo sui tempi e adotteremo soluzioni per la viabilità»
PRATO. «Vigilare sul rispetto del cronoprogramma dei lavori e, attraverso una serie di strumenti, ridurre al massimo i disagi per la viabilità che il cantiere comporterà». Sono gli impegni che la sindaca Ilaria Bugetti rinnova alla luce della pubblicazione da parte di Anas della gara per l’appalto integrato per la realizzazione del raddoppio tramite tunnel di viale Leonardo da Vinci al Soccorso. «Aspettavamo questo bando già dalla metà di novembre secondo quanto ci era stato indicato da Anas che a fine ottobre ha validato il progetto definitivo. Ora ci siamo davvero e ne siamo felici. E’ un atto concreto, qualcosa che tutta la città aspetta da tantissimo tempo – prosegue Bugetti – Chi vincerà questo appalto dovrà redigere il progetto esecutivo e fare i lavori. I tempi tecnici di questi passaggi sono tassativi e dettati dalle normative sulle gare europee. Per l’estate dovrebbe essere pronta la progettazione esecutiva sulla cui base sarà aperto il cantiere. Per Prato significa dare un nuovo volto a questa zona e una soluzione definitiva ai problemi di traffico che l’attuale strozzatura comporta, ma è innegabile che i lavori per un intervento del genere comporteranno dei disagi alla circolazione. Per questo stiamo lavorando a una serie di soluzioni alternative che rendano più fluido il traffico. Inoltre gli assessorati alla mobilità e all’innovazione tecnologica, che fanno capo rispettivamente a Cristina Sanzò e a Benedetta Squittieri, stanno lavorando a uno strumento informativo che aggiorni i cittadini in tempo reale sulla viabilità cittadina. Vogliamo arrivare preparati all’apertura del cantiere che durerà tre anni. Siamo consapevoli che non sarà una passeggiata ma anche che, una volta aperta, quest’opera farà la differenza per il traffico cittadino e cambierà il volto della zona. A noi spetta il compito di arrivare in fondo a questo progetto con il minor impatto possibile e di vigilare sulle tempistiche attraverso un dialogo costante con Anas».