Manifestazione a Poggio a Caiano contro la variante di piazza XX Settembre
Cento manifestanti al sindaco Palandri: «Esca dal palazzo e si confronti con noi. Vuole fare l’ennesima rotonda intorno al quale ruota il traffico»
POGGIO A CAIANO. Circa un centinaio di poggesi per dire "No" alla variante sulla nuova piazza XX Settembre in rifacimento. E soprattutto in attesa di essere realizzata, in forte ritardo al cronoprogramma che era stato stilato dalla passata legislatura dell'ex sindaco Puggelli. La protesta, fatta e compiuta secondo la recente normativa, si è svolta stamani (sabato 16 novembre) davanti al cantiere di piazza XX Settembre dalle 11 alle 12 messa in piedi da un gruppo di cittadini che "non ne possono più di un cantiere a cielo aperto che sta snaturando del tutto il progetto originario della nuova piazza XX Settembre", come hanno detto Maria Lombardo e Valentina Cappai. Sono due le donne a capo del nuovo comitato che sta nascendo "Noi in piazza" che ribadiscono l'importanza della realizzazione della nuova piazza come elemento urbano di coesione sociale e ridisegno del centro. "Vogliamo che il sindaco Palandri esca dal palazzo, si confronti con noi pubblicamente e dica perché con questa variante vogliono snaturare il progetto originario della nuova piazza XX Settembre – esclama Maria Lombardo – Vogliono fare un'ennesima rotonda attorno alla quale ruoti il traffico? Noi vogliamo che la piazza resti quella del disegno vincitore e stamani siamo qui in tanti ad affermare questo. Si confronti pubblicamente il sindaco", ha detto la nuova leader del comitato "Noi in piazza".
In merito alla manifestazione, il Comune ha diffuso una nota in mattinata.
“Intanto – esordisce il sindaco Riccardo Palandri – queste persone avrebbero dovuto protestare contro un cimitero lasciato in balia di se stesso, contro un palazzetto lasciato aperto col rischio che qualcuno potesse farsi del male. Invece no, protestano perché portiamo avanti i lavori di piazza XX settembre. Soprattutto – aggiunge Palandri – perché non protesta nessuno per soldi pubblici spesi in questo modo: ricordo 1.260.000 euro senza aiuti di Pnrr o fondi regionali. Sicuramente con questi soldi Poggio a Caiano poteva avere un cimitero ed una palestra molto più decorosa”.
“A loro non va bene la variante approvata in conferenza dei servizi e sottolineano che c’è il parere negativo della Soprintendenza. Allora mi sembra doveroso fare un passo indietro e spiegare nuovamente la situazione. Era stata convocata una conferenza dei servizi per trattare la variante alla piazza XX settembre, perché a noi ciò che sta a cuore è la sicurezza delle persone e non tanto la parte architettonica. In parole povere: la piazza resta come era stata pensata ma la viabilità (ovvero via Vittorio Emanuele e via Pratese), attraverso la variante, viene ben delineata a differenza di quanto era stato progettato. Qual è la paura di questi cittadini che protestano? Che abbiamo pensato alla sicurezza dei pedoni? Gli enti chiamati a partecipare a detta conferenza dei servizi hanno optato per il silenzio assenso senza condizioni, di conseguenza la variante si intende approvata. Solo la Soprintendenza ha dato parere negativo e aveva il tempo necessario per impugnare la nostra decisione, ovvero quella di procedere con la variante, ma non lo ha fatto”.
“Ma di cosa hanno paura questi cittadini? – conclude Palandri – La paura dovevano averla quando è stato pensato il progetto di rifacimento di piazza XX settembre che l’ha completamente stravolta, noi ancora una volta siamo per la sicurezza delle persone e ricordo la contrarietà della Regione in merito al fatto che veniva toccata la viabilità di sua competenza quando venne presentato il progetto iniziale di rifacimento di piazza XX settembre. Ma di questo aspetto nessuno ne parla. I lavori ndranno avanti e quanto prima saranno conclusi. Non tutte le opere possono piacere, su questo non si discute. Ma scendere per strada per una manifestazione del genere la trovo fuori luogo e irrispettoso nei confronti degli uffici comunali che hanno lavorato, seguito l’iter della cosa e che sanno quello che fanno”.